Coronavirus, l’idea della Ugl etnea: “Per Catania fase 2 con meno tasse per il post emergenza e dissesto”

Coronavirus, l’idea della Ugl etnea: “Per Catania fase 2 con meno tasse per il post emergenza e dissesto”

CATANIA –La fine dell’emergenza potrebbe anche non essere così lontana, considerati i numeri degli ultimi giorni per la provincia di Catania in termini di soggetti positivi al Covid-19. Per questo crediamo sia giunto il momento di iniziare a pianificare quello che dovrà essere il momento successivo alla dichiarazione di conclusione di questa disastrosa situazione“. A guardare avanti è il segretario territoriale della Ugl Giovanni Musumeci, immaginando già il percorso che l’area metropolitana catanese dovrà seguire non appena si verrà fuori dal tunnel emergenziale.

Poi aggiunge: “Quella che riguarda Catania città, per noi, dovrà essere una vera e propria ‘Fase 2 al quadrato‘, considerata la necessità di riprendere il discorso interrotto sul monitoraggio delle attività che sono state implementate e che dovranno essere attuate per il post dissesto, nonché di avviare in parallelo ed in stretta connessione le iniziative mirate a risollevare l’intero tessuto economico e sociale cittadino dal dopo Covid-19“.

Ancora: “Siamo fermamente convinti che si debba partire prioritariamente dal settore dell’edilizia e delle costruzioni, con i lavori pubblici, considerato che ci sono ancora i finanziamenti del ‘Patto per Catania’ da impiegare, il progetto ‘Corso dei martiri’ è fermo al palo da mesi, dallo Stato e dalla Regione dovrebbero arrivare risorse per la riqualificazione del territorio. In più potrebbero essere anche attivate ed incentivate le forme di agevolazione statale mirate a riqualificare l’esistente, con l’aggiunta di azioni a livello comunale, oltre ad un massiccio programma per l’attuazione del ‘Piano casa’ “.

In questo modo – sottolinea Giovanni Musumecila nostra città potrebbe diventare capofila, non solo di proposte utili a stimolare i Governi, nazionale e regionale, ad intraprendere queste ed altre iniziative per un deciso riavvio del comparto, a partire da una indispensabile semplificazione burocratica e da uno snellimento del famigerato Decreto legge n 50. Allo stesso tempo riteniamo necessario un confronto sulle misure da continuare a porre in essere per superare la condizione di dissesto economico del Comune e, soprattutto, per una rimodulazione dei tributi locali”.

Infine, conclude: “Come Ugl territoriale siamo già pronti a sederci attorno al tavolo di concertazione che il sindaco vorrà condividere con le parti sociali, a cominciare da Cgil, Cisl e Uil (con i quali abbiamo avviato da tempo uno scambio di idee con l’Amministrazione comunale), per dire ciò che pensiamo in concreto sulla cosiddetta ‘Fase 2’, cercando di proporre le soluzioni migliori per far risollevare questo territorio“.

Immagine di repertorio