Catania, detenuto con gravi patologie: concessi i domiciliari per problemi di salute

Catania, detenuto con gravi patologie: concessi i domiciliari per problemi di salute

CATANIA – Il Tribunale della Libertà di Catania, presieduto dal Enrico De Masellis, a latere i giudici Laura Benanti e Claudia Rossella Ferlito, ha accolto l’appello presentato dai difensori di Concetto Puglisi, gli avvocati Giuseppe Lipera e Ornella Valenti, in custodia cautelare perché arrestato nell’ottobre del 2018 nell’operazione “L’Aquila” (condotta dai carabinieri di Catania), concedendo al detenuto il beneficio degli arresti domiciliari per gravi motivi di salute.

A Concetto Puglisi, 39 anni, affetto da gravissime patologie, il giudice per le indagini preliminari di Catania, sulla base della perizia d’ufficio, che avrebbe affermato che le condizioni di salute del detenuto erano compatibili con il regime carcerario, aveva denegato la scarcerazione.

I difensori avrebbero sottolineato come la perizia non evidenziasse che le patologie del 39enne avrebbero potuto provocargli la morte in ambito carcerario.

Il Tribunale della Libertà ha quindi disposto una nuova perizia, le cui conclusioni non si discostavano minimamente da quelle precedenti, ma che però contrastavano fortemente con l’elaborato del consulente di parte, il quale ha affermato categoricamente che le patologie di Puglisi sarebbero assolutamente incompatibili con il carcere.

Il Tribunale della Libertà, l’udienza dell’1 aprile scorso, ha accolto le argomentazioni della difesa e di aderire alle conclusioni del consulente di parte.

Immagine di repertorio