Coronavirus, focus su Catania: le nuove disposizioni per la città a seguito della dichiarazione di pandemia

Coronavirus, focus su Catania: le nuove disposizioni per la città a seguito della dichiarazione di pandemia

CATANIA – A seguito della dichiarazione dello stato di pandemia per la diffusione, sempre più repentina, del Coronavirus, ecco quali sono le disposizioni per Catania, cosa sarà concesso e cosa no per i cittadini e quali sono i luoghi che resteranno chiusi e in che termini.

Innanzitutto, resta fermo il divieto di organizzare manifestazioni, eventi in luogo pubblico o privato, anche di carattere culturale, ludico, sportivo, religioso e fieristico, anche se svolti in luoghi chiusi ma aperti al pubblico, quali, ad esempio, grandi eventi, cinema, teatri, pub, scuole di ballo, sale giochi, sale scommesse e sale bingo, discoteche e locali assimilati.

Restano consentite, invece, le attività di ristorazione e bar, l’apertura di chioschi e attività itinerante di vendita di prodotti alimentari esclusivamente dalle ore 6 alle ore 18, con obbligo, a carico del gestore, di predisporre le condizioni per garantire la possibilità del rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro.

È sospesa l’attività degli automezzi attrezzati per la vendita di panini su qualsiasi area esercitata, con unica concessione dalle 19 alle 2. Coloro i quali esercitano l’attività di asporto dovranno essere chiusi al pubblico dalle ore 18, ma è consentita l’attività oltre il suddetto orario, esclusivamente mediante la prenotazione via telefonica o via web e la consegna a domicilio. Analoga facoltà è data agli esercizi pubblici di bar e ristoranti.

Sono consentite le attività commerciali diverse da quelle indicate nel capoverso precedente a condizione che il gestore garantisca un accesso ai luoghi con modalità idonee a evitare assembramenti di persone, tenuto conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei locali aperti al pubblico, e tali da garantire ai frequentatori la possibilità di rispettare la distanza di almeno un metro. In presenza di condizioni strutturali o organizzative che non consentano il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di un metro, le richiamate strutture dovranno essere chiuse.

Ancora, nelle giornate festive e prefestive sono chiuse le medie e grandi strutture di vendita, nonché gli esercizi commerciali presenti all’interno dei centri commerciali. Nei giorni feriali, il gestore deve comunque predisporre le condizioni per garantire la possibilità del rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di un metro.

Farmacie e parafarmacie, anche se collocate all’interno di centri commerciali, resteranno regolarmente aperte con le opportune cautele e il gestore dovrà garantire il rispetto degli obblighi imposti, quali la distanza di sicurezza.

Rimarranno chiusi, invece, tutti i mercati all’aperto storici e rionali, compresi i Mercati del contadino, i Mercati delle Pulci (sia quello di San Giuseppe La Rena antistante l’ex mercato ortofrutticolo che quello che si tiene nel controviale di via Dusmet), poiché gli stessi si svolgono in aree non recintate, per le quali non è possibile garantire il rispetto delle misure di limitazione del contagio.

Infine, resta sospeso il servizio del Bus Turistico e del Trenino Turistico, fino a nuova disposizione.

Nei confronti dei contravventori sono previste pesanti sanzioni.

Immagine di repertorio