Coronavirus, Catania resta città aperta nonostante i timori: “La gente ha paura, ma al mercatino non rinuncia” – FOTO

Coronavirus, Catania resta città aperta nonostante i timori: “La gente ha paura, ma al mercatino non rinuncia” – FOTO

CATANIA –Signora, p’accamora non tuccassi“, è questo il ritornello più recitato stamattina dai venditori ambulanti ai clienti che si riuniscono davanti agli stand del tradizionale Mercato del Contadino domenicale di piazzale Sanzio, a Catania.

Frutta e verdura, così come prodotti caseari e da forno, continuano a essere esposti in bella mostra sulle bancarelle, il flusso di avventori è nutrito e a tanti viene chiesto di non palpare la merce e di non salutarsi con la stretta di mano. Un cartello, con tanto di gel disinfettante vicino, raccomanda alla clientela di non assembrarsi e di mantenere un metro di distanza tra i visitatori.

Precauzioni adottate al tempo del rischio contagio per Coronavirus che in questi giorni sta costringendo migliaia di italiani alla quarantena e il Governo nazionale alla revisione costante del decreto per l’emergenza, con l’ampliamento della zona rossa e a misure più stringenti al fine di contenere il rischio.

Nel capoluogo etneo, così come in altre città del Centro e del Meridione, non c’è ancora il lockdown estremo che ha costretto intere province all’isolamento, ma si prova a rispettare le norme igieniche suggerite dal ministero della Salute e dall’Organizzazione mondiale della sanità.

Nel mercatino di piazzale Sanzio, frequentato da acquirenti di tutte le età, la gente si ferma, chiacchiera, sceglie i prodotti a chilometro zero provenienti da Bronte, Fornazzo, Trecastagni, Viagrande e altre località dell’hinterland etneo dove la terra sa essere generosa. Tuttavia, l’argomento caldo resta sempre quello del contagio.

La gente ha tanta paura, i clienti sono anche molto distratti e certe persone non vedono l’ora di ‘scappare’. Certuni sì, certuni no“, racconta un ambulante che ha appena finito di porgere le buste della spesa a un compratore. Per adesso, il volume degli affari continua ugualmente a rimanere costante, grazie specialmente agli “aficionados”.

Alla fine, però, sono sempre quelli che vengono a comprare. La gente che è abituata a venire al mercatino la domenica non rinuncia“, sottolinea il commerciante. “Dipende anche dal lavoro che si fa“, replica un acquirente. “Noi, fortunatamente, lavoriamo qui all’aria aperta. Finora, possiamo“, conclude il produttore.

In città, dunque, la vita non viene stravolta dalla psicosi di questi giorni ma ci si abitua, gradualmente e non senza difficoltà, alle direttive imposte per allontanare il rischio del contagio.