Vasta piantagione di marijuana a ridosso della SP85, in manette 53enne del posto – VIDEO

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RAGUSA – Le Fiamme Gialle del comando provinciale di Ragusa hanno eseguito un’ordinanza di misura cautelare in carcere nei confronti di un cittadino ragusano, V.A. di 53 anni, “amministratore di fatto” di una locale azienda florovivaistica, e di un cittadino rumeno, O.C.R. di 53 anni, gestore di un fondo agricolo.

I due sono indagati per produzione, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti mediante la coltivazione di una vasta piantagione di marijuana dai possibili guadagni milionari.

L’indagine, effettuata nei Comuni di Ragusa e Santa Croce Camerina, ha permesso di scoprire quattro serre collocate in una vasta area di oltre 10mila metri quadri in una zona agricola che si estende nell’entroterra a ridosso della Strada Provinciale 85. Le piante di marijuana, dall’altezza media compresa tra i 150 e i 200 cm, erano nascoste alla vista di eventuali osservatori dentro alcune serre e da una barriera di ortaggi ad alto fusto.

A seguito di numerosi appostamenti, i finanzieri hanno scoperto nell’area la presenza di qualcosa di sospetto. Nello specifico, sono stati notati i movimenti inconsueti di alcuni individui, che prima di accedere al viottolo che porta alle serre sequestrate, effettuavano numerose perlustrazioni del perimetro per accertarsi di non essere visti da occhi indiscreti.

L’irruzione nell’area agricola è scattata nel momento in cui è stato accertato l’arrivo delle persone ritenute responsabili dell’illecita coltivazione. I soggetti, dopo aver esploso alcuni colpi di arma da fuoco a scopo intimidatorio, si sono dileguati nelle campagne riuscendo a far perdere le loro tracce.

Nelle serre è stato scoperto un pozzo creato ad hoc da dove attingere l’acqua che poi tramite una pompa, alimentata da un gruppo elettrogeno, consentiva un’irrigazione regolare delle piante di marijuana attraverso un sofisticato sistema di tubi che garantiva adeguata acqua ad ogni singola pianta.

Il cittadino rumeno si occupava della gestione della piantagione e aveva provveduto a retribuire il locatario del fondo, risultato totalmente estraneo ai fatti, attraverso pagamenti effettuati per conto di V.A., quest’ultimo proprietario del terreno adiacente.

Nella nottata del 31 gennaio i militari hanno arrestato a Ragusa proprio V.A. mentre si trovava a bordo di un’autovettura priva di copertura assicurativa. Poco prima, il responsabile era giunto a Catania con un volo proveniente da Bucarest. Proseguono le indagini per rintracciare il rumeno O.C.R. che ha fornito la propria assistenza e manodopera per la realizzazione della piantagione.

Da una stima effettuata sulla base delle prime analisi eseguite dall’Asp di Ragusa, si ritiene che le piante, una volta completata la fase di crescita ed essiccate, avrebbero prodotto oltre 3 milioni e mezzo di dosi, per un giro d’affari di circa 25 milioni di euro.