Emergenza alloggi popolari: arriva la protesta del SICET

Emergenza alloggi popolari: arriva la protesta del SICET

CATANIA – Case popolari lasciate al degrado, soldi persi nel vuoto, molteplici alloggi popolari da recuperare in tutto il territorio catanese. È questa la dura realtà che emerge da un’intervista a Carlo D’Alessandro segretario generale SICET (sindacato inquilini casa e territorio):

Per risolvere la situazione degli alloggi ci vuole la volontà politica – afferma il segretario – cosa che negli ultimi tempi è mancata. La prima cosa che il SICET chiede è quella di sburocratizzare tutto il sistema per non far perdere quello che è arrivato e sta arrivando a Catania in merito a finanziamenti. Faccio un esempio che vale per tutti: per l’ex palazzo di cemento a Librino, anche se così non vorrei più chiamarlo, ci sono 13 milioni di finanziamenti arrivati da un bel po’ di mesi ma tutto rimane bloccato. Per iniziare i lavori a questo palazzo cosa bisogna fare?

Una domanda che sembra trovare risposta proprio nell’alleggerimento della burocrazia e in un maggiore interesse da parte di tutta la politica locale dalla quale si attendono anche urgenti risposte su come procedere in merito ai casi di morosità incolpevole, cioè nei casi di nuclei familiari con impossibilità nel provvedere al pagamento del canone locativo a causa della perdita o consistente riduzione della capacità reddituale. I Comuni, secondo decreto, dovrebbero comunicare ai Prefetti l’elenco degli inquilini che richiedono il contributo e che abbiano i requisiti per ottenerlo. Cosa che appare difficile se, come afferma D’Alessandro “non possediamo allo stato attuale il numero effettivo dei richiedenti alloggi, il che rende ancora più complessa la gestione dell’emergenza abitativa”.

Nello sfogo implacabile del segretario generale ce n’è per tutti e neanche la Regione Sicilia si sottrae alle sue proteste. Non si sta neanche capendo nulla su cosa la Regione stia facendo in merito alle questioni dell’istituto case autonome popolari. Vogliono fare una porcheria incredibile controllando tutto attraverso Palermo. Anche per la cosa più banale come la richiesta di carta igienica bisogna passare per il capoluogo. L’augurio è che ci sia gente di buon senso al potere e dico questo per il bene della gente. Mi possono anche querelare ma io credo che oggi si stia guardando più alla poltrona e ai giochi di potere che ai veri bisogni delle persone”.

Il tono indignato di D’Alessandro si trasforma in un caldo invito rivolto a tutto il mondo politico ad andare oltre le ormai ataviche mire individualistiche.Che la smettano una volta per tutte perché la gente non ne può più. La gente vuole vedere i fatti e non vuole più perdere finanziamenti utili per il recupero degli alloggi”.

Situazione complessa quella che D’Alessandro ci racconta con aria rammaricata ma mai arrendevole. L’emergenza alloggi sembra colpita da un vero marasma politico, sociale ed economico difficile da sanare senza chiare quanto urgenti risposte dalla classe politica.

Ecco come hanno trattato l’argomento i telegiornali di VideoMediterraneo: