MESSINA – Sembrerebbe che, forse, stia per concludersi la travagliata storia della povera Provvidenza Grassi, 27enne deceduta tra il 9 e il 10 luglio 2013 dopo un grave incidente stradale avvenuto sulla tangenziale cittadina.
Tre condanne e otto assoluzioni sono state inflitte al termine del processo di primo grado da parte del presidente della prima sezione penale del Tribunale di Messina, Letteria Silipigni, per il caso che ha sconvolto l’opinione pubblica: dopo l’incidente il corpo di Provvidenza sarebbe stato spazzato via, per poi essere ritrovato solo un anno dopo all’interno della scarpata sottostante al tratto stradale.
Inizialmente sembrerebbe che fossero 12 gli imputati coinvolti nella vicenda, tra presidenti, commissari e funzionari del CAS.
Queste le pene inflitte:
- un anno di reclusione per Lelio Frisone (pena sospesa) e Maurizio Trainiti;
- due anni per Gaspare Sceusa,
- disposta invece l’assoluzione per Antonino Minardi, Matteo Zapparata, Antonino Gazzara, Patrizia Valenti, Matteo Zapparata, Anna Rosa Corsello, Calogero Beringheri, Benedetto Dragotta e Mario Pizzino.
