Aprono anche in Sicilia i CPIA, centri provinciali per l’istruzione adulti

Aprono anche in Sicilia i CPIA, centri provinciali per l’istruzione adulti

 PALERMO – “La più grande arma di distruzione di massa è l’ignoranza”. 

Prendendo spunto da questo aforisma, forte e diretto, partiranno anche in Sicilia i CPIA, centri provinciali per l’istruzione adulti.

La comunicazione arriva direttamente dall’assessore regionale all’istruzione e formazione Mariella Lo Bello. 

“È questo un modo – afferma l’assessore – per dare forza all’istruzione, per quell’importante ruolo che ha per la crescita sociale e affermarla come uno dei punti cardine dell’impegno di questo Assessorato”.

Un messaggio chiaro quello dell’assessore che, dopo i dati emessi alla riunione tenutasi a Bruxelles, dove si evidenziava come in Italia si spenda troppo poco per migliorare le competenze tecnologiche degli adulti, o le competenze di base, rispetto a quanto, invece, si spenda in altri Paesi, si è subito messa a lavoro.

Durante la riunione indetta dallo stesso assessore, avente come scopo l’individuazione dei locali che ospiteranno i CPIA, alla quale hanno preso parte il Direttore Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale Maria Luisa Altomonte e i commissari dei liberi consorzi comunali e delle città metropolitane della Sicilia, si è voluto sottolineare come “I CPIA – continua la Lo Bello – hanno una fondamentale importanza al fine di garantire il diritto alla cultura nei confronti di una società in continuo cambiamento“.

Tutto questo per poter eliminare un ulteriore ostacolo ad un vero rilancio economico del Paese, dato che la differenza tra le competenze degli adulti italiani, piuttosto basse a giudicare dai risultati dell’indagine PIAAC, e quelle di altri Paesi, che investono sul proprio capitale umano, potrebbe essere così ampia, da impedirne la ricrescita.

Potranno fare richiesta di conseguire il livello d’istruzione primaria, adulti e anche extracomunitari, che hanno più di 16 anni e non hanno ancora assolto all’obbligo scolastico.

Insomma, un vero e proprio attacco diretto ad una piaga, ovvero la mancanza di investimenti verso l’istruzione, che da parecchi anni attanaglia il nostro Paese ed in particolar modo, dati alla mano, il meridione.