“Non ci vedo”, i disagi della guida serale a Catania tra strade “difficili”, ansie e timori

“Non ci vedo”, i disagi della guida serale a Catania tra strade “difficili”, ansie e timori

CATANIA – Guidare in una città come Catania, tra strade dissestate e comportamenti incivili degli utenti della strada, non è assolutamente semplice. Questo è particolarmente vero per coloro che non vedono bene.

Per questi, infatti, ai problemi comuni in alcuni casi si aggiunge anche il disagio della bassa visibilità. Un caso esemplare è quello della guida notturna, che spesso rappresenta un incubo.

La posizione peggiore è quella di chi sviluppa una vera e propria fobia e si rifiuta di guidare di sera, spesso rinunciando a uscite con gli amici o chiedendo passaggi a colleghi, parenti e amici per evitare di utilizzare l’auto o la moto.

Chi riesce a tollerare la guida serale, magari limitata a un breve tragitto e/o a occasioni speciali, si trova costretto ad affrontare non poche difficoltà.

La prima, probabilmente la più importante per quanto riguarda il capoluogo etneo, è la scarsa illuminazione pubblica. Questo disagio non risparmia né il centro cittadino né le aree periferiche e rappresenta un pericolo che, pur riguardando tutti, colpisce soprattutto le persone con problemi di vista.

Cosa fare in questi casi? “Procedere con cautela e sperare che vada sempre tutto bene”, rispondono i più. C’è chi cerca di affidarsi, quando possibile, all’uso degli abbaglianti, chi invece continua a osservare le strisce di corsia o di margine per non uscire di strada e chi riesce a procedere in maniera relativamente tranquilla rallentando nei punti più critici.

L’illuminazione non è di certo l’unico problema delle vie cittadine: anche la presenza di buche o dossi troppo alti possono contribuire a rendere più difficoltosa la guida. Tante persone con problemi di vista, infatti, potrebbero non vedere gli ostacoli in tempo, correndo il rischio di arrecare danno a sé o ad altri o di dover frenare improvvisamente per evitare incidenti.

Ancora più sgradevoli, per i conducenti con problemi di vista, sono i comportamenti sconsiderati di alcuni utenti della strada. Persone che non accendono i fari nelle ore serali (compresi i tanti ciclisti che non usano questa indispensabile nonché obbligatoria misura di protezione), automobilisti e centauri che installano fanali non a norma o utilizzano gli abbaglianti anche in strade a doppio senso e affollate in entrambi i sensi di marcia, utenti della strada che continuano a suonare ininterrottamente il clacson quando la persona in difficoltà rallenta perché impossibilitata a procedere in condizione di sicurezza: i comportamenti di tutte le categorie citate sono spesso all’origine di brusche manovre, sinistri perfettamente evitabili e possibili momenti di panico alla guida.

I rischi possono essere aumentati anche da fattori meteorologici: pioggia, grandine e soprattutto nebbia sono tra i peggiori nemici delle persone che guidano con gli occhiali o le lenti a contatto, poiché riducono sensibilmente la visibilità anche a breve distanza.

Non meno importante è il ruolo del fattore psicologico: chi, avendo una vista tutt’altro che perfetta, mostra segni di ansia eccessiva nei confronti della guida serale sembra essere più soggetto a perdere quella concentrazione che risulta indispensabile per superare un “limite” personale e svolgere le proprie attività fuori casa anche dopo il tramonto.

Anche se non esistono rimedi rapidi per la pessima situazione delle strade o per i comportamenti discutibili di alcuni utenti della strada, chi ha un problema di vista deve imparare ad affrontare i propri timori. Un consiglio utile, anche se apparentemente scontato, è quello di prendere in considerazione tutte le norme stradali che garantiscono la sicurezza nelle ore notturne, dall’uso dei fari alla velocità moderata nelle zone più critiche.

Fonte immagine: Pixabay – SplitShire