Il prima e il dopo della festa dell’Immacolata: cosa è cambiato nella tradizione dell’8 dicembre?

Il prima e il dopo della festa dell’Immacolata: cosa è cambiato nella tradizione dell’8 dicembre?

CATANIA – La solennità dell’Immacolata Concezione, giorno 8 dicembre, è una delle feste religiose maggiormente sentite in tutta l’Italia e, in modo particolare, in Sicilia.

Facendo un “background storico”, l’8 dicembre 1854 è stato promulgato da Papa Pio IX il dogma dell’Immacolata Concezione, con la bolla Ineffabilis Deus, dove viene sancito che la Vergine Maria è stata preservata immune dal peccato originale fin dal primo istante del suo concepimento.

Nelle diciotto diocesi che caratterizzano il territorio ecclesiastico siciliano c’è sempre una parrocchia, chiesa o basilica intitolata alla Vergine Maria.

Per esempio, la città di Catania, nella sua storia secolare, è stata sempre legata al culto e alla devozione dell’Immacolata. Infatti, già nel 1342 d.C.,, si hanno notizie della diffusione del culto religioso in questione, tanto che, la provincia ai piedi dell’Etna ha avuto il titolo di città dell’Immacolata”, considerata l’intensa devozione popolare.

Non a caso, la processione che ancora oggi si svolge il pomeriggio dell’8 dicembre, dalla Chiesa di San Francesco d’Assisi all’Immacolata, dove è conservata la preziosa statua, fino alla cattedrale, è definita processione senatoriale, poiché anticamente coinvolgeva tutte le autorità civili e religiose.

Nonostante adesso l’evento dell’8 sia passato in secondo piano rispetto alla festa di Sant’Agata, fino agli anni 60 la festa era molto sentita dalla popolazione catanese. Quest’ultima accompagnava in processione, per le vie del centro, il simulacro con canti della tradizione popolare.

In ogni caso, la devozione a tale festività persiste nel territorio. Tanto è vero che si svolge ancora la processione che vede, tra le altre cose, anche la sosta davanti la chiesa di San Benedetto, convento delle benedettine di via Crociferi, le quali, come accade per il 6 febbraio in occasione della festa di Sant’Agata, cantano in gregoriano le lodi alla Madonna.

Successivamente, scendendo dalla salita di San Giuliano e passando da via Etnea, la cerimonia religiosa giunge fino alla cattedrale, dove l’arcivescovo rivolge alla statua della Madonna la particolare preghiera di affidamento e di protezione di tutta la comunità cittadina.

Fonte immagine: Wikipedia