Thailandia: un paradiso in terra tra turismo, pace dell’anima e amore per gli animali – FOTO

Thailandia: un paradiso in terra tra turismo, pace dell’anima e amore per gli animali – FOTO

CATANIA – Quest’oggi racconteremo di un gruppo di ragazzi siciliani, catanesi per l’esattezza, che ha deciso di trascorrere un periodo della loro esistenza in Thailandia. Non una vacanza, non un viaggio per “staccare la spina”, ma un percorso di purificazione mentale alla riscoperta di ciò che è veramente importante nella vita.

Abbiamo parlato con Loredana che, appena rientrata a Catania, così ci parla dei luoghi che ha visto: “A parte le 16 ore di volo da Catania a Roma e poi fino a Bangkok, la capitale, vale assolutamente la pena vedere questo paese fantastico”.

“Pensavo di trovare sporcizia e gente disagiata – ci dice – perché nella mia mente lo vedevo ancora come un posto povero e pieno di tabù e invece sono rimasta piacevolmente sorpresa dalla ricchezza della capitale: grattacieli, negozi a cinque o sei piani, lusso, di tutto e di più. Poi, però, abbiamo visto l’altra faccia della medaglia: è bastato girare un angolo e si apriva una distesa immensa di baraccopoli. Ma quello che mi è rimasto più impresso è stata la civiltà e la pulizia delle strade. Non abbiamo visto nemmeno una carta a terra, tutti sono stati educati, non c’erano mendicanti ma solo tanti venditori di fiori per Buddha“.

I ragazzi hanno visitato anche città più piccole e più tipiche. I templi sono fantastici – ci dice Loredana – al loro interno gli animali randagi come cani e gatti convivono in pace e vanno dove vogliono. Addirittura una volta ho chiesto di rimanere una mezza giornata all’interno di uno di questi templi perché mi hanno dato veramente un senso di pace e serenità che prima di arrivare non pensavo di trovare. Ero in un altro mondo. È stata veramente una esperienza bellissima”.

“Mi sono sottoposta anche alla benedizione buddista – conclude -. Ti devi inginocchiare davanti al monaco del tempio e, dopo che lui pronuncia la sua preghiera, ti benedice con l’acqua interna e ti dona un bracciale composto da 3, 6 o 9 fili che lui stesso lega al polso degli uomini, ma non delle donne. Secondo una tradizione buddista, infatti, i monaci non possono avere contatti con i corpi femminili quindi l’ho allacciato io stessa. Adesso la Thailandia è diventato un paese molto turistico dopo un periodo di grave povertà e questo ha fatto aumentare molto i prezzi, ma spero un giorno di poterci tornare perché la serenità d’animo che ho trovato lì ancora non l’ho vista da nessun’altra parte”.