Catania, I.S.O. “Angelo Musco” e parrocchia “Madonna del Divino Amore” in scena allo Stabile: successo per “Francesco, il giullare di Dio”

Catania, I.S.O. “Angelo Musco” e parrocchia “Madonna del Divino Amore” in scena allo Stabile: successo per “Francesco, il giullare di Dio”

CATANIA Francesco, il giullare di Dio” è l’atto unico musicato, che la parrocchia Madonna del Divino Amore, con il parroco Don Piero Sapienza e l’Istituto Onnicomprensivo Statale “Angelo Musco”, con la Dirigente scolastica dott.ssa Cristina Cascio, hanno presentato lunedì 28 ottobre scorso alle ore 18,30, al Teatro Stabile “G. Verga” di Catania, grazie alla disponibilità del Consiglio d’Amministrazione dello stesso Teatro.

Don Piero Sapienza è l’autore del testo teatrale, che è stato messo in scena dai membri della comunità parrocchiale, con la regia di Graziella Sapienza. I docenti del Liceo musicale “A. Musco” hanno curato e diretto gli arrangiamenti musicali, che sono stati eseguiti dall’ensemble e dal coro degli studenti, con il coordinamento del prof. Alessandro Spinnicchia e della prof.ssa Joanna Moschella.

Lo spettacolo teatrale ha visto anche la partecipazione del coro degli alunni della scuola primaria e secondaria di I grado, curato dalle insegnanti Domenica Bonanno, Silvia Cucuccio e Loredana Mangano. Nella direzione dell’ensemble strumentale, composto dagli alunni della classe V del Liceo Musicale Musco e con la partecipazione di alcuni musicisti provenienti dalle altre classi, si sono alternati i professori Chiara Bonaventura, Vanessa Grasso, Erika Lo Giudice, Teresa Raffaella SurianoSalvatore Testa.

La scenografia è stata curata dagli studenti del Liceo Artistico Musco, guidati dalla prof.ssa Daniela Berretta e dal prof. Giuseppe Triscari Barbieri. Quasi seicento persone hanno gremito la sala, dimostrando, a conclusione della rappresentazione, grande apprezzamento per la qualità del lavoro svolto e per il messaggio trasmesso.

Introducendo lo spettacolo, la Dirigente dell’istituto ha voluto evidenziare il valore simbolico dell’iniziativa, frutto di una costante collaborazione, cresciuta negli anni, tra la parrocchia e la scuola, che operano nel quartiere Zia Lisa e che rappresentano, in modo concreto, il dialogo tra scuola e territorio.

L’Onnicomprensivo Angelo Musco crede fermamente nello scambio e nella condivisione tra giovani nell’arte, che, oltrepassando il linguaggio comune accoglie il pensiero proprio e dell’altro. “Francesco il giullare di Dio” ha permesso a diverse generazioni di impegnarsi nella realizzazione di un medesimo obiettivo, creando una convivenza, in cui il singolo individuo agisce, sia all’interno del collettivo, che  distinguendosi come singola entità, attuando un’occasione di cultura, producendo un luogo di espressione e di accrescimento dei propri talenti. La scuola e la chiesa sono direttamente interpellate dal cambiamento d’epoca e spesso emergono delle sfide che possono essere affrontate solamente insieme, nella logica delle alleanze educative; con la realizzazione dell’evento si è mostrato come, attraverso la sinergia e il dialogo, si mettono in atto l’apprendimento, il confronto e le regole di convivenza, unificati dalla stesso linguaggio, quello universale delle emozioni“.

Don Sapienza ha sottolineato l’incidenza che la testimonianza di radicalità evangelica di S. Francesco d’Assisi può avere sulle nuove generazioni (notando i numerosi giovani
presenti in sala).  Inoltre, di fronte alla scottante questione ecologica che, nei mesi scorsi, ha mobilitato milioni di giovani in tutto il pianeta, il messaggio di San Francesco appare in
tutta la sua attualità. Tanto più se pensiamo all’enciclica di Papa FrancescoLaudato si‘”, dedicata allo stesso argomento.

Infine, proprio in quest’anno, la Chiesa commemora gli 800 anni trascorsi dall’incontro di S. Francesco con il sultano Al-Malik-Al Kamil, avvenuto in Egitto durante la Quinta crociata. Papa Francesco, nei mesi scorsi, in visita negli Emirati Arabi e poi in Marocco, ha indicato questo storico incontro come esempio di dialogo tra le religioni, in vista di una convivenza pacifica e fraterna tra tutti i popoli. Per questo motivo, è stata significativa la presenza allo spettacolo dell’Imam della Moschea della Misericordia di Catania.

La direttrice artistica dello Stabile, dott.ssa Laura Sicignano, e la vicepresidente del CDA, prof.ssa Lina Scalisi, al termine, si sono congratulate per il lavoro svolto dalle due istituzioni.

Un’armonica interazione di legami è per la Dirigente Cascio la dinamica che consente di cogliere la complessità del costrutto della convivenza e della crescita educativa e formativa degli alunni dell’Istituto. Individuando e accrescendo le esigenze d’incontro attraverso l’esperienza pratica, arricchendo le proprie competenze e favorendo lo sviluppo e la formazione personale, con la guida dei docenti, si crea un metodo di apprendimento attivo. Legami e relazioni vengono così fondati tramite le note, incontri e confronti creati attraverso la concretizzazione e la comunicazione.

Lo spettacolo ripercorre la vita del Santo di Assisi, dalla sua vocazione fino alla morte: il suo rapporto con la vita, la morte, la natura, la gente. A vestire i panni di Francesco D’Assisi è stato Rosario Passini, Chiara D’Assisi è stata interpretata da Alessia Ciccarello e Pietro Bernardone (Padre di Francesco) da Alberto Toscano. Colonna portante dello spettacolo sono le canzoni che raccontano le tappe fondamentali della vita del poverello di Assisi: canzoni semplici che arrivano dirette al cuore e restano fisse nella mente. Con semplicità di linguaggio è stata raccontata una storia, trasmettendo un messaggio genuino e pulito, che resiste al tempo e alle mode che cambiano. La magia è anche il suo potere universale, il suo saper coinvolgere generazioni differenti.

San Francesco un modello di umiltà e semplicità è esempio di speranza, di fede nella vita e dell’amore per la natura in tutto il suo splendore. L’umanità e l’attualità dei protagonisti Francesco e Chiara, sono un esempio per i ragazzi di oggi; nonostante siano trascorsi otto secoli sono un modello di come uscire dagli schemi, con la forza e la passione della gioventù senza compromettere la propria integrità.

L’Arcivescovo di Catania, Mons. Salvatore Gristina, che ha voluto promuovere lo spettacolo a livello cittadino, rivolgendo, a conclusione della serata, la parola agli spettatori, ha evidenziato che S. Francesco e S. Chiara ci mostrano come i giovani sono capaci di grandi ideali e di scelte importanti. E come segno di questa stima ha voluto consegnare ai giovani presenti il messaggio che Papa Francesco ha inviato a tutti i giovani del mondo a conclusione del “Sinodo sui giovani”.