Corruzione all’ANAS di Catania, i NOMI dei funzionari e imprenditori finiti in manette

Corruzione all’ANAS di Catania, i NOMI dei funzionari e imprenditori finiti in manette

CATANIA – Su delega della Procura della Repubblica di Catania, i finanzieri del comando provinciale della Guardia di Finanza etnea hanno eseguito un’ordinanza di misure cautelari emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Catania nei confronti di otto persone, una in carcere e sette agli arresti domiciliari, indagate, in concorso, per corruzione in merito all’esecuzione di lavori di rifacimento delle strade affidati all’ANAS Spa, area compartimentale di Catania.

Con lo stesso provvedimento è stato disposta la misura interdittiva della sospensione dall’esercizio pubblico ufficio per un anno nei confronti di un dirigente Anas.

L’indagine odierna scaturisce dal primo filone dell’operazione “Buche d’Oro” condotta dal nucleo di polizia economico-finanziaria di Catania finalizzata a fare luce sui rodati circuiti corruttivi all’interno dell’Anas di Catania che vede coinvolti dirigenti e funzionari infedeli responsabili della manutenzione programmata di strade e raccordi della Sicilia orientale e imprenditori corruttori compiacenti.

Il provvedimento fa seguito alla misura cautelare emessa il 20 settembre di convalida della custodia in carcere per corruzione nei confronti dei geometri Riccardo Carmelo Contino, 58 anni, e Giuseppe Panzica, 48 anni, e degli arresti domiciliari per l’ingegnere Giuseppe Romano, 48 anni. Le tre persone citate risultano all’interno dell’ordinanza cautelare di oggi per effetto della contestazione di nuovi fatti corruttivi caratterizzati dalla stipula di accordi di spartizione con imprese compiacenti del profitto illecito derivante dall’esecuzione difforme dei lavori di rifacimento di strade statali della Sicilia orientale.

Venivano infatti decisi i lavori da non effettuare o da realizzare solo in parte, dando alle imprese la possibilità di ottenere risparmi illegittimi sui costi consentiti. Il tutto avveniva in accordo con i capi centri, capi nucleo e R.U.P. dell’area tecnica compartimentale di Catania. Il profitto ottenuto era pari a circa il 20% dei lavori appaltati e veniva assegnato per un terzo ai dipendenti Anas corrotti, mentre la parte restante restava nelle casse dei corruttori.

È stato arrestato e portato in carcere il geometra Gaetano Trovato, 54 anni, dipendente Anas e capo nucleo B del centro di manutenzione A dell’area tecnica compartimentale diretta dall’ingegnere Antonino Urso che, a sua volta, rispondeva a Romano. Il geometra era competente alla manutenzione ordinaria e straordinaria della SS192 della Valle del Dittaino (Enna) e della SS284, Occidentale Etnea. Sono finiti agli arresti domiciliari le seguenti persone:

  • Salvatore Truscelli, 56 anni, rappresentante legale della “Truscelli Salvatore srl”, esercente “altre attività di lavori specializzati di costruzione” con sede a Caltanissetta, con un volume di affari annuo superiore ai 5 milioni di euro:
  • Pietro Mazzeo Iacuzzo, 50 anni, rappresentante legale della “Isap srl”, esercente l’attività di “strade, autostrade e piste aeroportuali” con sede a Termini Imerese (Palermo), con un volume d’affari nel 2018 superiore a 17 milioni di euro;
  • Roberto Priolo, 48 anni, appresentante legale della “Priolo srl”, esercente l’attività di “lavori edili e restauri” con sede a Ciminna (Palermo), con un volume d’affari annuo di circa 1 milione di euro;
  • Calogero Pullara, 40 anni, titolare dell’omonima ditta individuale, esercente l’attività di “lavori edili e stradali, lavori di terra con eventuali opere connesse in muratura e cemento armato di tipo corrente, demolizione e sterri, opere speciali in cemento armato, lavori di tinteggiatura e verniciatura, costruzione”, con sede a Favara (Agrigento), con un volume d’affari annuo di circa 1 milioni di euro.

Destinatario della misura di interdizione dall’esercizio di pubblico ufficio per un anno è invece l’ingegnere Antonio Urso, 39 anni, competente alla manutenzione ordinaria e straordinaria delle seguenti arterie stradali: SS121 Catanese, SS575 di Troina, SS192 della Valle del Dittaino, S.S. 284 Occidentale Etnea, SS 288 di Aidone (Enna), SS385 di Palagonia (Catania), S.S. 117BIS Centrale Sicula e Ss417 di Caltagirone (Catania). Urso si è reso partecipe di un’ampia confessione che ha permesso di svelare la rete corruttiva nella quale erano coinvolti anche altri funzionari Anas e imprenditori corruttori.

Immagine di repertorio