Etna, nuovi rilevamenti INGV: “Valori comparabili all’eruzione di dicembre 2018”

Etna, nuovi rilevamenti INGV: “Valori comparabili all’eruzione di dicembre 2018”

CATANIA – Secondo in rilevamenti dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, l’ampiezza media del tremore vulcanico ha mostrato un trend in aumento. In particolare, a partire dalla seconda metà di agosto si registra un lento e graduale incremento dell’ampiezza media, che ad oggi, alle stazioni periferiche della rete sismica, ha raggiunto valori significativi.

Questi ultimi risultano comparabili a quelli registrati poco prima dell’eruzione di dicembre 2018 e superiori a quelli che hanno anticipato le attività eruttive del periodo maggio-luglio 2019. Negli ultimi giorni, la localizzazione della sorgente del tremore risulta confinata in area sommitale, principalmente al disotto del sistema Cratere di SE – Nuovo Cratere di SE.

Dal punto di vista delle deformazioni del suolo, l’INGV non ha registrato variazioni significative dei trend delle serie temporali a medio periodo. Le cattive condizioni meteorologiche impediscono di osservare l’attività dei crateri sommitali attraverso le telecamere di sorveglianza visiva e termica.

Tuttavia, le guide vulcanologiche segnalano di aver sentito, stamani, i caratteristici suoni di attività stromboliana e di spattering all’interno del cratere Bocca Nuova.