MESSINA – Arrivano le condanne per tre palermitani, autori del pestaggio a sangue a danno del commerciante di pesce 41enne di Milazzo, in provincia di Messina, avvenuto il 29 giugno dello scorso anno.
Il giudice ha disposto per F. A. 6 anni di reclusione e 1.800 euro di multa, per S. C. 4 anni e 6 mesi di reclusione e 1.400 euro di multa, e per F. F. 6 anni e 8 mesi di reclusione e 3.333 euro di multa, oltre il pagamento delle spese processuali.
La vittima aveva comprato del pesce e poi era ripartita per tornare nel Messinese. In prossimità dello svincolo autostradale di Santo Stefano di Camastra, avvenne il violento assalto: i tre hanno bloccato il mezzo e picchiato il conducente con una chiave inglese e un bastone per poi rubargli duemila euro in contanti, il telefono cellulare e il furgone.
I carabinieri della compagnia di Mistretta, che hanno condotto le indagini, hanno precisato che il commerciante conosceva i suoi aggressori e che si è trattata di una vera e propria spedizione punitiva: l’uomo aveva, infatti, ordinato un tonno rosso del valore di circa 900 euro che avrebbe dovuto ricevere a domicilio.
In prossimità del casello di Milazzo, però, la Guardia di Finanza sequestrò il furgone e il pesce, multando il trasportatore per 8mila euro. Il pesce finì al macero, ma, in ogni caso, il trasportatore aveva richiesto al commerciante il pagamento della merce e la somma corrispondente al verbale elevato dalla finanza. Dato che fu accettata la richiesta di pagamento del tonno (mai ricevuto) ma non la multa, con il pretesto della consegna di un nuovo ordine, la notte tra il 28 e il 29 giugno, il fornitore di Bagheria, con l’aiuto di altri due uomini, ideò e mise in atto la spedizione punitiva che ebbe come esito il pestaggio del 41enne milazzese, riverso sanguinante sull’asfalto della rotonda nei pressi dello svincolo di Santo Stefano di Camastra.
Immagine di repertorio
