Ambulanze prive di aria condizionata, Consigliere Daidone scrive all’Assessore regionale alla Salute

Ambulanze prive di aria condizionata, Consigliere Daidone scrive all’Assessore regionale alla Salute

TRAPANI – Ambulanze del servizio di emergenza 118 prive di aria condizionata. Accade in provincia di Trapani dove, durante la stagione estiva le temperature superano anche i quaranta gradi. A denunciarlo, con una nota indirizzata all’Assessore regionale alla Salute, è il consigliere comunale Carmela Daidone, capogruppo del Partito Democratico di Erice.

“L’ambulanza rianimatoria che staziona presso la Cittadella della Salute – spiega il consigliere comunale – è da lungo tempo priva di aria condizionata. Quando mi è stato riferito stentavo a crederci e, invece, è tutto vero. Durante la stagione estiva, all’interno dell’abitacolo, le temperature superano di gran lunga il limite della sopportazione. Ciò costituisce un danno sia per i pazienti che per i sanitari, costretti ad operare in condizioni assurde. Senza considerare, poi, che le alte temperature rischiano di incidere sulla conservazione dei farmaci e sugli strumenti custoditi all’interno dei mezzi. Purtroppo – aggiunge Daidone – non si tratta dell’unico mezzo di soccorso privo di aria condizionata, anche altre ambulanze che operano nella provincia sono nelle medesime condizioni”.

“Già a partire dal mese di luglio del 2017 – prosegue il consigliere comunale – la problematica è stata segnalata, dagli operatori, sia per iscritto che verbalmente, alle autorità competenti ma, nonostante le rassicurazioni, non è stato effettuato nessun intervento”.

Daidone segnala anche che i locali della Cittadella della Salute, destinati al servizio di emergenza 118, non sono adeguati: “Sono malsani, privi di arredamento e di infissi e carenti dal punto di vista igienico sanitario”.

“Mi auguro – conclude il capogruppo del Pd di Erice – che l’Assessore regionale intervenga al più presto. A Trapani non possiamo volare ma, almeno, assicuriamo l’aria condizionata a mezzi indispensabili per il soccorso delle vite umane”.