CATANIA – Votato l’emendamento “Salva Catania”. Il documento fa parte del “decreto Crescita“, arrivato alla Camera il 19 giugno e fino ad oggi non ha avuto fortuna perché più volte rimbalzato tra Senato e Camera.
L’emendamento è importante per la Città Metropolitana, che si trova in una situazione di dissesto finanziario dal quale dipende l’erogazione di alcuni servizi pubblici.
L’approvazione del documento prevista per oggi è andata a buon fine, l’ultimo step da superare è il via libera del Senato che dovrà avvenire entro il 29 giugno, per poi essere tramutato in legge. Qualora questo non di verificasse, il decreto si riterrà decaduto.
Tale operazione permetterà di allentare la pressione sul Comune, che grava in una condizione di dissesto dichiarata dalla Magistratura nel 2018. Questo potrebbe essere il punto di partenza per una nuova programmazione.
I fondi destinati al salvataggio dei Comuni ammontano a 85 milioni di euro, da dividere tra tutti i beneficiari della legge. Un’altra operazione inserita nel decreto consiste nell’accollo da parte del Ministero dell’Economia e delle Finanze dei mutui di Catania, per un ammontare di 20 milioni per il 2019 e di 35 milioni per un periodo che va dal 2020 al 2033.
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