Contratti CoCoCo per dipendenti Monalisa Contact di Misterbianco: sit-in e proteste – I DETTAGLI

Contratti CoCoCo per dipendenti Monalisa Contact di Misterbianco: sit-in e proteste – I DETTAGLI

CATANIA – Un passaggio a contratti CoCoCo non accettato e un rischio di licenziamenti, questi sono i motivi del sit-in indetto questa mattina dalle sigle sindacali Uiltucs Catania e Snalv Confsal davanti alla sede dell’Ufficio Provinciale del Lavoro di Catania.

Protagonisti di questa vertenza sono 100 lavoratori del call center Monalisa Contact di Misterbianco (CT), per i quali non si prospetta un futuro roseo riguardo. La proprietà, dietro la motivazione, da alcuni ritenuta presunta, della diminuzione del costo del lavoro, ha infatti deciso di convertire il loro contratto nella tipologia della collaborazione coordinata e continuativa.

La decisione non è andata giù ai dipendenti e ai sindacati, che oltre alla protesta, avranno questa mattina un incontro all’interno dell’ufficio per capire se ci saranno strade alternative, dato che il cambio del contratto porterebbe a un guadagno minore.

Giuseppe Spampinato e Francesca Conti, responsabili sindacali aziendali Snalv Confsal Catania e lavoratori dell’azienda, esprimono il loro disappunto e affermano come la causa della situazione non derivi da loro.

“Siamo stati catapultati in una situazione in accettabile – spiegano Spampinato e Conti – perché dopo quasi sette anni di contratto a tempo indeterminato che ci hanno proposto l’azienda ha deciso di darci un contratto CoCoCo, che peggiora la situazione perché perdiamo diritti e ferie. Ci sono persone con figli e famiglie e l’azienda ci mette davanti a un bivio, o il CoCoCo o il licenziamento, il che ci porterebbe a guadagnare 300 euro anziché mille. Dicono che la colpa è nostra perché non abbiamo saputo tutelare il posto di lavoro, ma non è così perché la difficoltà aziendale è dovuta a una gestione discutibile e se stiamo stati assunti è stato grazie alla legge 407. Dopo due anni ci è stato detto che la società aveva difficoltà e abbiamo chiesto nel 2014 un contratto a deroga con quelli di prossimità, ma mai presentati con una proposta. Durante l’incontro oggi cercheremo di capire se l’azienda ha altre soluzioni e domani ci sarà un altro sit-in. A chiusura di un verbale negativo ci sarà un licenziamento collettivo. Oggi si chiude la procedura e noi non accettiamo questo contratto. La società non ci è mai venuta incontro e dal 2012 a oggi abbiamo lavorato anche con le vessazioni di chi ci amministrava”.

Questi concetti vengono ribaditi dal segretario regionale Snalv Confsal Catania, Antonio Santonocito, che sottolinea come l’azienda continui a giustificare la chiusura in caso di rifiuto del CoCoCo con il costo del lavoro elevato.

 

 

Come confermato dai vertici delle sigle sindacali, l’incontro di oggi non ha dato i frutti sperati e si è chiuso con un verbale negativo.