Scomparsi e mai ritrovati: il dramma dei bambini “svaniti nel nulla”

Scomparsi e mai ritrovati: il dramma dei bambini “svaniti nel nulla”

CATANIA – Disperazione, angoscia, paura: sono questi i sentimenti di familiari, conoscenti e concittadini dei tanti bambini scomparsi nel mondo. Per alcuni l’incubo si conclude con il ritrovamento, per altri, purtroppo, è senza fine: anni e anni di ricerche, infatti, non sono sempre sufficienti a fare luce sul drammatico destino di decine di minori svaniti nel nulla.

La Sicilia conta numerosi casi di minorenni scomparsi, alcuni dei quali sono diventati celebri a livello nazionale e internazionale e sono oggetto di discussione in trasmissioni televisive, articoli di giornale o polemiche sui social.

Tra tutti, sicuramente indimenticabile quello di Denise Pipitone, scomparsa a 3 anni nel 2004 mentre giocava nei pressi della sua abitazione di Mazara del Vallo (Trapani) in pieno giorno. Da allora sono trascorsi quasi 15 anni, ma della bambina dai grandi occhi castani non si hanno notizie: tra le ipotesi più accreditate vi è quella di un rapimento. Di questo non vi è mai stata conferma, ma la madre, Piera Maggio, non ha mai perso la speranza di ritrovare la figlia.

Una vicenda, quella di Denise, che ricorda molto quella di un’altra bambina, svanita nel nulla anche lei a soli 3 anni, ma sul Monte Faito (Campania): Angela Celentano. I due drammi apparentemente senza fine hanno sconvolto la comunità italiana e purtroppo rimangono avvolti nel mistero.

La storia di Denise non è l’unica siciliana. Domenico Astorino, Domenico D’Alcamo e Giuseppe La Licata (i “bambini di Aspra”, svaniti dalla borgata del Palermitano nel lontano 1968), Mariano Farina e Salvatore Colletta (adolescenti scomparsi da Casteldaccia, provincia di Palermo, nel 1992), Giuseppe Sammiceli (originario di Misterbianco, nel capoluogo etneo, sparito nel febbraio del 2000 e mai ritrovato): questi sono solo alcuni dei nomi dei minorenni scomparsi in Sicilia, il cui numero purtroppo cresce di anno in anno.

Genitori e conoscenti degli scomparsi sono costretti a vivere con il fiato sospeso, in attesa di qualche novità, positiva o negativa che sia, e a tollerare innumerevoli falsi avvistamenti, testimonianze incerte e ricerche troppe volte senza esito.

Il dramma, quindi, coinvolge anche e soprattutto le loro famiglie, private dei loro cari e costantemente in attesa di conoscerne la sorte. Per tutti loro si attivano ogni giorno diverse associazioni, offrendo supporto legale e psicologico e aiuto nelle ricerche. Tra queste vi è Penelope Italia Onlus, l’Associazione Nazionale delle famiglie e degli amici delle persone scomparse.

Il motto di Penelope Italia Onlus è: Chi dimentica cancella, noi non dimentichiamo. Ricordare i bambini scomparsi e l’angoscia che tormenta le loro famiglie è un dovere, non soltanto nella Giornata internazionale a loro dedicata (25 maggio), ma ogni giorno, perché è una questione che tocca tutta la società, non solo chi ne è protagonista.

Immagine di repertorio