Palpeggiamenti nelle parti intime e croce sul petto per scacciare gli “spiriti”: la testimonianza di una vittima di falso esorcista

Palpeggiamenti nelle parti intime e croce sul petto per scacciare gli “spiriti”: la testimonianza di una vittima di falso esorcista

PALERMO – Sono racconti orribili quelli di una delle giovani vittime di Salvatore Randazzo, 66enne di Carini, il finto “santone” arrestato, assieme ad altre due persone, con le accuse di violenza sessuale aggravata, anche nei confronti di minori di quattordici anni, truffa aggravata dalla condizione di minorata difesa delle persone offese, induzione, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione.

Secondo quanto emerso dalla testimonianza, pubblicata da Palermo Today, la ragazza avrebbe conosciuto il falso “esorcista”, noto a Carini (in provincia di Palermo) e nei territori limitrofi per le sue presunte capacità di guarire dalle malattie e scacciare il “demonio”, quando aveva circa 13 anni in chiesa.

Il rito di “purificazione”, che in realtà non era altro che una violenza sessuale, durava poco più di 20 minuti e avveniva in un vecchio garage: iniziava con palpeggiamenti sul corpo completamente nudo della vita, anche nelle parti intime, subito dopo che il 66enne aveva messo la croce sul petto e disinfettato la pelle della ragazza con alcol per “purificare”.

Poi, in base a quanto riferito dalla giovane ai carabinieri di Montelepre, ruttava riferendo che il rumore che sentiva erano gli “spiriti” maligni che uscivano dal suo corpo.

Gli abusi sarebbero avvenuti di fronte alla madre della ragazza, anche lei vittima di Randazzo, e sarebbero proseguiti persino durante la gravidanza della donna: il finto “santone”, infatti, avrebbe richiesto foto delle parti intime della futura mamma con la scusa di usarle per osservare la dilatazione e prevedere il momento del parto.

Madre e figlia avrebbero presentato denuncia contro l’arrestato e i suoi collaboratori dopo aver subìto un furto in casa. Le successive indagini e le intercettazioni, poi, hanno permesso ai militari dell’Arma di scoprire la verità orribile che si nascondeva dietro al volto “rassicurante” dell’indiziato e di assicurarlo alla giustizia.

Numerose le persone sottoposte ai terrificanti “riti” di Randazzo: tra loro anche una affetta da gravi disturbi psichici.

Immagine di repertorio