Catania, appalti asili nido. Cottone: “Tutto tace. Lavoratrici rischiano l’assenza del rinnovo contrattuale”

Catania, appalti asili nido. Cottone: “Tutto tace. Lavoratrici rischiano l’assenza del rinnovo contrattuale”

CATANIA –La profonda crisi economica che ha investito il Comune di Catania, a seguito del dissesto finanziario, inevitabilmente ha coinvolto anche le aziende dell’indotto che operano per conto di esso”. Inizia così una nota stampa diramata da Giuseppe Cottone, segretario regionale della F.A.S.T., Federazione Autonoma dei Sindacati dei Trasporti etnei.

Infatti, – continua il segretario -, con molta preoccupazione, riscontriamo che nonostante diverse note trasmesse alla Prefettura di Catania, dove nella circostanza chiedevamo chiarimenti circa delle gravi problematiche presenti nell’appalto degli asili nido gestiti con il progetto dei fondi PAC operanti nel comprensorio di Catania, Misterbianco e Motta Sant’Anastasia, ad oggi tutto tace”.

“Allo stato attuale non abbiamo ricevuto né da parte dei Comuni né dalla cooperativa che gestisce il servizio, quali sarebbero i termini del pagamento delle spettanze delle lavoratrici che ad oggi hanno percepito la mensilità di agosto 2018, al contempo non si hanno notizie circa il rinnovo del terzo lotto, il quale allo stato attuale in assenza di rinnovo scade a giugno del 2019″.

“Il totale silenzio da parte delle istituzioni – conclude Cottone – rispetto a un problema che coinvolge la collettività rischia di generare gravi disagi alle famiglie dei minori, le quali si vedrebbero negato un servizio di assistenza per i propri figli, inoltre andrebbe a produrre la perdita di decine di posti di lavoro per tutti quegli operatori impiegati presso l’appalto. Per tali ragioni, data l’assenza totale di notizie certe in merito al futuro, i lavoratori impiegati presso le strutture hanno annunciato che a breve verranno intraprese delle azioni di protesta volte a sensibilizzare l’opinione pubblica rispetto a una problematica delicata che riguarda la tutela dei minori e dei livelli occupazionali”.

Immagine di repertorio