Erbacce, rifiuti e scorribande a tutto gas: i pericoli della circonvallazione di Catania abbandonata al degrado – FOTO

Erbacce, rifiuti e scorribande a tutto gas: i pericoli della circonvallazione di Catania abbandonata al degrado – FOTO

CATANIA –Campa cavallo che l’erba cresce“, dice un vecchio adagio. Nel nostro caso, però, il cavallo non c’è ma l’erba sì. E pure abbondante. Ci troviamo lungo viale Marco Polo, all’altezza della bretella che, provenendo da Ognina, collega il traffico con via Vincenzo Giuffrida, centrale arteria del capoluogo etneo.

In questo luogo si segnala la presenza di numerose erbacce che fioccano dai margini laterali fino a invadere la carreggiata percorsa giornalmente a tutta velocità da migliaia di mezzi. Si tratta di formazioni presumibilmente spontanee che sembrano non essere potate ormai da diversi anni e potenzialmente a rischio incendio durante i mesi estivi.

Valicando lo spazio delimitato dal guardrail, l’erba ostruisce quell’unico e improvvisato accesso pedonale che, partendo da una rudimentale scalinata realizzata su via Nuovalucello, conduce proprio nel quartiere di Borgo-Sanzio snodandosi parallelamente alla carreggiata. Un’opzione certamente rischiosa date le dimensioni ristrette.

Ma la scelta sembra essere praticamente obbligata in virtù dei sottopassi pedonali realizzati negli anni ’60 in occasione dello sviluppo della circonvallazione di Catania e a oggi sconosciuti ai più, in quanto non segnalati e per tanto tempo rimasti in preda al degrado e alla microcriminalità.

Nondimeno, lungo la bretella di viale Marco Polo persiste da anni una situazione di totale abbandono, dove in molti non si fanno scrupolo di gettare via immondizia di ogni genere. Plastica, carta, volantini di supermercati e persino resti di carrozzerie vanno a completare il quadro desolante.

Le brutte sorprese, però, non si esauriscono qui. Perlustrando l’area da una posizione che permette una visuale più ampia del famoso svincolo della circonvallazione, è possibile notare come le erbacce abbiano invaso anche la seconda bretella che, una volta lasciato alle spalle il viale Mediterraneo, porta in viale Odorico da Pordenone. Anche qui si concretizza l’ennesimo pericolo per gli automobilisti, già protagonisti in passato di diversi incidenti.