“Giornata della Memoria in ricordo delle vittime della mafia”: le manifestazioni da Nord a Sud

“Giornata della Memoria in ricordo delle vittime della mafia”: le manifestazioni da Nord a Sud

PALERMO –  Il 21 marzo si celebra la “Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie”.

Il 1° marzo 2017, con voto unanime alla Camera dei Deputati, è stata approvata  la proposta di legge che istituisce e riconosce il 21 marzo quale “Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime delle mafie”.

L’obiettivo di questa giornata è quello di ricordare le vittime delle mafie, supportare le famiglie di queste, e di diffondere nelle coscienze comune la necessità di denunciare.

Per la prima volta è stata celebrata nel 1996  a Roma, nella piazza del Campidoglio su iniziativa dell’associazione Libera contro le mafie; lo slogan scritto su un volantino stampato per pubblicizzare l’evento diceva: “Vogliamo ricordarli tutti quelli di cui leggeremo il nome e quelli di cui non siamo riusciti a trovare informazioni sufficienti”. I nomi letti 23 anni fa erano 300 tra quelli rinvenuti; una lettura che si trasforma in preghiera. Da allora l’appuntamento si è ripetuto ogni anno, coinvolgendo molte piazze d’Italia e sempre più persone.

Un’occasione di solidarietà nei confronti, non solo di coloro che sono rimasti uccisi negli attentati che negli anni hanno coinvolto il nostro Paese, ma anche per supportare i familiari.

Quest’anno sono state numerose le piazze coinvolte dalle numerose iniziative, in modi differenti.

In Sicilia le principali città sono state protagoniste di manifestazioni; a Palermo una lunga marcia di studenti e non solo, ha sfilato per le piazze della città. Presente anche Vincenzo Agostino, padre di Antonino, l’agente di polizia ucciso nell’89, Placido Rizzotto, nipote del sindacalista omonimo ucciso il 10 marzo del 1948.

A Catania il corteo non si è fermato neanche sotto lo pioggia. Anche qua gli incontri tematici promossi dalle varie associazioni sono state accompagnate da cortei studenteschi.

L’appello di Libera si è fatto sentire anche a Novara, dove gli studenti hanno marciato in compagnia dei sindacati e di associazioni per prendere una posizione netta contro le mafie.

A Padova, dopo un corteo mattutino, sono stati tenuti diversi seminari tematici. A chiusura nella Basilica di Sant’Antonio da Padova la veglia in memoria delle vittime. Presente anche Don Ciotti, presidente dell’associazione, da tempo figura importante nel contrasto al fenomeno mafioso.

Un grande gesto di civiltà e di presa di coscienza, una manifestazione di dissenso nei confronti di un fenomeno che si è diffuso in tutto la Penisola. Una posizione netta di condanna affinché si possa arrestare non solo la diffusione e la radicalizzazione di pratiche mafiose.

Fonte immagine Ansa