Alberi pericolanti in via Palermo, residenti esasperati: “Non ne possiamo più, il Comune ci aiuti”

Alberi pericolanti in via Palermo, residenti esasperati: “Non ne possiamo più, il Comune ci aiuti”

CATANIA –Sinni ìu u sìnnacu Bianco e ni vinni n’autru, ma non canciàu nenti“, è lapidario il commento di Teresa, residente del popolare quartiere di Nesima Inferiore nel capoluogo etneo, quando si tratta di denunciare la presenza di alcuni alberi inclinati che rischiano di franare all’interno dell’area condominiale di via Palermo 484.

Da anni, infatti, gli abitanti del luogo tentano in ogni modo di sollecitare l’intervento dell’amministrazione etnea per eliminare il pericolo costituito dalle fronde pendenti che si trovano in uno spazio comunale. Nel 2016 sono iniziate le prime comunicazioni al Comune di Catania seguite a ottobre 2018 anche da una raccolta firme per ottenere quantomeno una potatura che manca da almeno 45 anni. Si sono attivati anche i consiglieri di quartiere, ma da Palazzo degli Elefanti non è mai arrivata alcuna risposta.

I giardinieri vengono sempre – dichiara la signora ai nostri microfoni – ma non hanno mai i mezzi e non tagliano mai gli alberi”. A quanto pare, altre zone del quartiere come Corso Indipendenza e piazza Eroi D’Ungheria sarebbero state privilegiate, a discapito di via Palermo: “Per le piazze hanno i mezzi, qui invece no. La situazione va avanti da diversi anni, non ne possiamo più. Gli alberi si appoggiano sulla ringhiera, l’altro giorno un albero ha pure spaccato il recinto ed è caduto un ramo“.

Paghiamo le tasse per la spazzatura – fa notare ancora Teresa – ma non abbiamo servizi. Qui vengono solo a tagliare l’erba, ultimamente per il vento forte ho chiamato pure i vigili del fuoco ma non ho visto nessuno. Io sto al secondo piano, i rami pendono fino al mio balcone. Se succede qualcosa, dove vado a stare? Dal sindaco?“.

Ad accodarsi è anche Maurizio, altro abitante del posto: “Il Comune ha sempre fatto lavori all’interno, ma non ha toccato nulla all’esterno. Che vergogna è?“. Perlustrando l’area dove sono piantati questi alberi, alcuni anche di grosse dimensioni, ci accorgiamo ancor più della pericolosità della situazione. L’impressione è che questi fusti, piegati in maniera così irregolare, possano rovinare al suolo da un momento all’altro, con la possibilità di colpire pedoni o auto in transito. “Dobbiamo aspettare il morto?“, protestano ancora i residenti.

Quest’altro albero – ci dice Lorenzo indicando un tronco segato – era caduto a terra, sono venuti i pompieri a tagliarlo sotto nostra segnalazione. Questi ficus creano anche sporcizia, tutte le foglie franano nel cortile. Se non pulissimo ogni tre-quatto giorni, è possibile immaginare quante se ne accumulano. Questi alberi necessitano di essere potati”.

Ad aggravare la situazione sono pure le condizioni del muro sottostante l’area verde dove sono piantati gli alberi. Realizzata diversi decenni fa, la parete inizia ormai ad avvertire i primi segni del tempo e rischia di sbriciolarsi al minimo contatto. Le stesse radici degli alberi sembrerebbero “spingere” verso l’esterno, compromettendo così la stabilità della struttura. I residenti di via Palermo, ormai stanchi, chiedono dunque che l’amministrazione etnea si ricordi di loro dopo anni di richieste cadute nel dimenticatoio.