Il successo del 15 Marzo: #Fridayforfuture in 123 paesi, Greta Thunberg candidata per il premio Nobel per la pace

Il successo del 15 Marzo: #Fridayforfuture in 123 paesi, Greta Thunberg candidata per il premio Nobel per la pace

QUESTO ARTICOLO FA PARTE DEL CONCORSO DIVENTA GIORNALISTA, RISERVATO AGLI STUDENTI DELLE SCUOLE SUPERIORI DELLA PROVINCIA DI CATANIA.

Brividi, urla e sorrisi. Tanta rabbia, ma anche tanta voglia di cambiare. Cori, applausi e fischi. Tanta musica e salti e balli. Tanta energia e tante coscienze si sono smosse oggi.

Quello del 15 marzo è stato uno sciopero globale con la “S” maiuscola e la nostra Catania ha risposto al richiamo.

La piccola-grande Greta Thunberg ha fatto successo anche oggi.

A poco a poco il suo messaggio sta raggiungendo sempre più persone tanto da essere stata proposta per il premio Nobel per la pace.

“Abbiamo proposto Greta Thunberg perché il cambiamento climatico, se non verrà fermato, sarà la causa principale di guerre, conflitti e flussi di rifugiati in futuro.” Così ha affermato uno dei tre deputati norvegesi che hanno proposto la Thunberg, Freddy André Ovstegård. “Greta ha lanciato un movimento di massa in cui vedo, forse, il principale contributo alla pace.”

Tantissime le scuole elementari con alunni e maestre, ma anche universitari in oltre 123 paesi.

Molto attivo si è mostrato il Belgio, ma anche la Francia e la Germania, anche l’Australia ha risposto ampiamente portando l’attenzione sul deterioramento della barriera corallina. Gli studenti sono scesi in piazza ricordando “Siamo giovani, ma siamo in ritardo. Quello che possiamo fare lo faremo sicuramente nelle prossime elezioni.”

La nuova generazione è senza dubbio una speranza, ma presto ci sarà un’altra grande sfida quella di non dimenticare questa giornata e questi ideali una volta entrati nel mondo degli adulti.

Il discorso per gli Stati Uniti è controverso. Trump è infatti uscito dal trattato di Parigi, ma è interessante pensare che la “Green Generation”, così è stata definita la generazione del cambiamento che oggi è scesa in piazza, negli Stati Uniti ha avuto oltre l’obiettivo  della difesa dell’ambiente anche la regolazione delle armi per la fine dell’accesso indiscriminato a queste, tema più che attuale. L’attenzione che hanno riposto per questo tema sottolinea la speranza di un cambiamento vero tra le nuove generazioni.

Anche le piazze italiane sono state gremite di studenti, genitori con i propri bambini, adulti e coscienze stanche. Torino, Bologna, Genova, Livorno e chi più ne ha più ne metta. Pensiamo che lo sciopero a Milano doveva iniziare dalla Piazza La Scala, ma l’incontro è stato dirottato in Piazza Duomo perché Piazza La Scala era troppo piccola per il numero di partecipanti.

Quello di Catania è stato un corteo che ha unito tutti tra cori, balli e trenini per il futuro del nostro pianeta. Sentirsi poi parte di un tutto ha aumentato gli applausi, le urla e l’energia. Un tutto formato da 2052 piazze, ma questo è solo l’inizio. Ora è proibito fermarsi. La folla continuerà a crescere perché adesso stiamo cominciando a capire come stanno le cose. Il potere risiede nelle persone.

 

Agnese Toscano, Classe IV, Sez. B – Liceo G.Turrisi Colonna (CT)