G7 a Taormina: lusso, bellezza e storia per i sette grandi della Terra

G7 a Taormina: lusso, bellezza e storia per i sette grandi della Terra

TAORMINA – Lusso, bellezza e storia. In una parola: Taormina. Sono questi gli elementi che incorniceranno i lavori dei leader mondiali presenti al G7 che si svolgeranno oggi e domani nella perla dello Ionio.

I colloqui tra i sette grandi della Terra avranno luogo nella Sala Due Colonne del San Domenico Palace, più che un albergo, un vero e proprio museo di 13mila metri quadrati che ospita al suo interno numerose statue e dipinti, come quelli ovali raffiguranti sante collocati sopra le porte delle camere. Nell’hotel, celebre per aver fatto da sfondo a numerosi film e per essere stato occupato dal comando nazista durante la Seconda Guerra Mondiale, saranno ospitati il premier canadese Justin Trudeau, alla sua seconda partecipazione al vertice, la premier britannica Teresa May, per la prima volta al tavolo dei grandi della Terra, e la cancelliera tedesca Angela Merkel, che con le sue 11 presenze è la vera veterana del summit. Dietro di lei solo il premier giapponese Shinzo Abe, a quota 10. Battesimo ufficiale anche per il neo eletto presidente francese Emmanuel Macron, l’americano Donald Trump e il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni.

La delegazione americana e quella italiana occuperanno il Belmond Grand Hotel Timeo, con vista mozzafiato sul mare e annesso passaggio segreto per accedere al Teatro Greco in assoluta privacy. Trump, vero amante del lusso, soggiornerà insieme ai suoi delegati nella dependance dell’albergo, Villa Flora: a 50 metri dall’edificio principale, è composta da 31 camere, 2 suite, un ristorante e una caffetteria. Non è da escludere, però, che “The Donald” potrebbe, invece, decidere di sistemarsi nella suite Presidenziale del Timeo, la camera 306: 98 metri quadrati, 2 camere da letto e un terrazzo di 300 metri quadrati da 5mila euro a notte.

I sette leader, oltre che dei magnifici giardini pensili dei due alberghi, potranno godere anche delle prelibatezze offerte dall’isola e cucinate da chef di prim’ordine. Anche in cucina, però, le misure di sicurezza saranno altissime: ogni delegazione, infatti, ha i suoi assaggiatori e osservatori, Italia esclusa. Non mancano severe restrizioni anche per il menù da offrire ai premier, soprattutto per la cena che il presidente della Repubblica Sergio Mattarella offrirà questa sera ai leader, alle first lady e ai first husband: sono banditi, infatti, cibi pesanti, salse e nero di seppia (per non annerire i denti nelle foto ufficiali). Inoltre, non potranno essere servite più di 3 portate e i tavoli non dovranno superare 1,20 metri di larghezza, per evitare che gli ospiti non riescano a conversare durante la cena. Grande assente la pasta: il piatto italiano per eccellenza non sarà servito agli ospiti per timore che non sappiano come mangiarla.
Rigide regole anche per il pranzo: i leader mangeranno direttamente al tavolo di lavoro su piccoli vassoi simili a quelli utilizzati in aereo. Vietati coltelli e alcol. Tutto pur di massimizzare il tempo a disposizione per portare a termine i lavori del summit. Anche se ci sarà spazio per due coffee break. E chissà, pure per qualche cannolo.

Immagine di repertorio