Bancarotta Oscar Bril, svolta nelle indagini: arrestato imprenditore catanese, aiuto di un noto politico catanese

Bancarotta Oscar Bril, svolta nelle indagini: arrestato imprenditore catanese, aiuto di un noto politico catanese

CATANIA – C’è una svolta nell’indagine condotta dalla Guardia di Finanza del capoluogo etneo sulla bancarotta della Oscar Bril, impresa catanese di pulizie, vigilanza e portierato in aziende private e pubbliche come Università, Usl e aziende ospedaliere.

I militari della sezione di polizia giudiziaria hanno arrestato l’imprenditore 72enne G. Z. ed effettuato un sequestro preventivo di un milione e mezzo di euro che coinvolge anche il figlio A., 48enne. Tra le persone destinatarie della misura cautelare figurano anche N. R. di 64 anni e V. C. di 46 anni, compagna del figlio dell’imprenditore. Questi ultimi sono stati identificati come amministratori delle società “pulite”.

Secondo i dettagli della vicenda, l’imprenditore avrebbe messo in piedi un complesso sistema di evasione fiscale che prevedeva lo svuotamento progressivo della società cooperativa indebitata, facendo confluire i contratti d’appalto stipulati con enti pubblici verso altre società che operavano nello stesso settore.

Queste società sarebbero state gestite dalla stessa persona e l’intento di questa mossa sarebbe stata quella di sottrarre fondi a creditori ed Erario. A seguito del fallimento, che vede debiti per oltre 10 milioni di euro, il responsabile avrebbe cercato di ottenere la revoca della procedura concorsuale tramite la proposta di rateizzazione del debito tributario iscritto a ruolo in Riscossione Sicilia, con l’intervento di un noto politico catanese.

La revoca della procedura fallimentare era stata già ottenuta dopo il fallimento. Allora, per ottenerla, era stata presentata a Riscossione Sicilia una richiesta di rateizzazione a seguito della quale non è mai stata versata alcuna rata. Un aiuto richiesto per ottenere velocemente la rateizzazione del debito tributario anche dell’altra società, la Ims, che ha vinto l’appalto per la vigilanza e la pulizia dei parcheggi Amt. In tutto questo, comunque, era emersa l’assenza del Durc, elemento fondamentale per la partecipazione alla gara.

In questo contesto, un consulente messinese avrebbe dato il suo supporto per predisporre la pratica relativa alla “regolarizzazione contributiva” e il rilascio del Durc on-line tramite il pagamento del debito previdenziale Inps e Inail, in parte con una rateizzazione concessa dall’esattoria ed in parte con la compensazione del debito Inail con il versamento della sola prima rata.