Sant’Agata, la Messa dell’Aurora e l’abbraccio alla città: Catania si sveglia presto per la sua Santa Patrona – DIRETTA

Sant’Agata, la Messa dell’Aurora e l’abbraccio alla città: Catania si sveglia presto per la sua Santa Patrona – DIRETTA

CATANIA – È indubbiamente uno dei momenti più suggestivi ed emozionanti dell’intera festa di Sant’Agata. Con la “Messa dell’Aurora“, funzione in onore della Patrona etnea che si celebra come da tradizione alle primissime luci del 4 febbraio, si realizza uno dei primi atti delle celebrazioni che consentono ai catanesi di riabbracciare la martire etnea.

Già nella serata di ieri la città di Catania ha dato un primo omaggio a Sant’Agata con gli irrinunciabili giochi piromusicali della “Sera del Tre”, in mezzo a una piazza Duomo completamente gremita. Al termine della Messa dell’Aurora, il busto reliquiario della Patrona Etnea e lo scrigno salutano temporaneamente la Cattedrale di Catania per ricongiungersi con la città dell’elefante per cominciare il giro esterno. Ad attendere Sant’Agata, all’esterno della Basilica etnea, una moltitudine di fedeli trepidante.

7,17 – Sant’Agata esce ufficialmente dalla cattedrale tra la folla di cittadini e fuochi d’artificio

 

7,07 – uscita di busto e reliquie

 

 

7,06 – preso il busto, che si appresta ad essere portato lunga la navata centrale

7 – la messa volge al termine con la benedizione con indulgenza plenaria

6,51 – tutto pronto per ricevere il busto e le reliquie. La vara è giunta davanti al Duomo

6,32 – momento dell’offertorio

6,18 – Come ogni anno qui in cattedrale o con i mezzi di comunicazione sociale siamo numerosi a partecipare a questa messa. Ha qualcosa che ci coinvolge, si tratta dell’incontro con la nostra concittadina e Patrona“, dice Gristina. “Come noi Agata partecipava alla messa”

6,11 – la celebrazione inizia con la lettura della prima lettera di San Paolo apostolo ai Corinzi

6 – inizia la messa

5,53 – fuori cresce il movimento. I devoti prendono posto e si sistemano anche i tipici venditori dei “ceri”

5,21 – “Tu che splendi in paradiso, coronata di vittoria, o Sant’Agata la Gloria per noi prega, prega di lassù”, il canto che riempie la cattedrale di Catania all’uscita del busto

 

5,12 – “Cittadini, semu tutti devoti tutti?”, con la tipica frase di devozione viene accolta l’apertura del sacello. Intanto, si continua a pregare tra lo scroscio di applausi e lo sventolare dei fazzoletti

 

5,08 – i funzionari si apprestano ad aprire il sacello sotto l’attenzione di molti devoti con una frase significativa: “Essere devoti significa dire ‘ Io vivo con Cristo'”

5 – i presenti in chiesa cominciano a pregare seguendo le parole della fede

4,47 – inizio dell’omelia

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4,44 – arrivano i primi omaggi floreali in onore di Sant’Agata

4,41 – la chiesa è gremita e continua a riempirsi di devoti e non. La spasmodica attesa si sente nell’aria

Andrea Lo Giudice – Salvo Rocca