Volevano emulare i delinquenti delle serie tv: padre e figlio “Bad Boys” finiscono in manette per detenzione di droga

Volevano emulare i delinquenti delle serie tv: padre e figlio “Bad Boys” finiscono in manette per detenzione di droga

TRAPANI – I carabinieri della sezione radiomobile di Trapani hanno arrestato Giovanni Alagna e Ivan Alagna, rispettivamente padre e figlio trapanesi, già noti alle forze dell’ordine per i loro passati turbolenti. I due avevano allestito una vera e propria difesa nella loro abitazione di via Ardito, in Rione Palme, costituita da porte blindate e telecamere di sicurezza.

Durante l’irruzione, il padre ha provato ad avvisare il figlio con forti urla dell’arrivo dei carabinieri con la speranza di potersi disfare dei loro contenuti illegali. Il giovane, frettolosamente, ha infatti raccolto lo stupefacente presente in casa e lo ha gettato nel cortile di due anziani coniugi confinanti con l’abitazione, passando per un piccolo cortiletto, difeso da un grosso cane di razza Rottweiler.

Un gesto inutile poiché i carabinieri sono riusciti a intuire la manovra disperata dei due residenti. Nel cortile, i militari hanno infatti recuperato una busta contenente mezzo chilo di hashish in panetti, marchiati con la scritta personalizzata “Bad Boys” come a voler emulare i più famosi trafficanti di droga visti nelle serie tv.

(In foto: Giovanni e Ivan Alagna)

I carabinieri hanno anche trovato un sacchetto con all’interno 40 grammi di cocaina purissima. Durante la perquisizione, effettuata con l’aiuto dell’unità cinofila antidroga “Ron” dei carabinieri di Palermo, ha permesso di trovare mannitolo e bilancini di precisione ancora sporchi di cocaina e circa 600 euro che Ivan Alagna aveva tentato di nascondere nella borsetta della fidanzatina presente in casa all’arrivo dei militari.

Padre e figlio erano inoltre in possesso di evoluti scanner elettronici che servono per individuare eventuali “cimici” messe dalle forze di polizia. Dopo la convalida dell’arresto il padre è stato portato nel carcere “Pietro Cerulli” di Trapani, mentre il figlio è stato sottoposto agli arresti domiciliari con l’aggiunta del braccialetto elettronico.