Società fantasma, così non venivano punite dal fisco: la lista delle “fuggitive”

Società fantasma, così non venivano punite dal fisco: la lista delle “fuggitive”

CATANIA – Società create, trasferite e cancellate per nascondere i debiti accumulati e tentare la frode erariale. Un progetto criminale studiato nei minimi particolari, con a capo due menti geniali: l’avvocato Mariolino Leonardi e il commercialista Giuseppe Bentivegna.

Molte le aziende con milioni di euro di debiti vendute, cancellate dai registri italiani, ma successivamente operative con altra sede estera.

Come il caso delle fallite SIR catering s.r.l. e SIR Catering LTD. Oltre alla Food & Catering s.r.l., ancora in attività. Tra il 2013 e il 2015, infatti, il piano diabolico è stato messo in atto: richiesta di cancellazione e trasferimento alla londinese LTD. In questo modo, i 2 milioni di euro di debiti non sarebbero mai dovuti essere estinti.

Non diverso quanto accaduto nel settore delle costruzioni, seppur con il fallimento dell’operazione a causa di alcuni screzi fra la parti interessate nell’operazione. Il tentativo di “salvare” la Europa 2000 costruzioni Srl, attiva dal 1994 nel settore edilizio, non è andato a buon fine, nonostante un primo trasferimento alla Pierros LTD, sempre londinese. A mandare all’aria il piano il rapporto farraginoso tra Leonardi e uno dei suoi collaboratori, Fabio Castaldi, referente in Inghilterra.

Sempre edilizia, sempre frode. È il caso della Martina Srl, diventata poi la croata Urbanistika J.D.O.O.. Quest’ultima non era che la giusta copertura per continuare a operare nel mercato italiano. La società, infatti, ha potuto usufruire del profitto riciclato, della clientela già acquisita e, soprattutto, di non dover corrispondere all’erario circa 2milioni e mezzo di euro.

Il genio dell’avvocato era molto conosciuto anche nel settore del lavaggio industriale. Speculare, infatti, la vicenda della Lavanderia automatica Industriale Catanese (LAIC) e la Medilav. Troppo e insostenibile il peso di 1milione e mezzo di debiti. Da qui, la decisione di spostarsi prima a Londra e, successivamente, in Croazia, con l’incorporazione nella M.A. Management D.O.O.. A incastrare il progetto criminale, però, l’esistenza della M.A.S. Srl, con sede in Italia. Fondata nel 2012, infatti, ha continuato a operare nel settore in questione. A causa del forte indebitamento (1milione e mezzo di euro circa), però, è stato possibile intervenire.

Tuttavia, è stato deciso di non procedere con l’istanza fallimentare della società, ma di nominare un commissario giudiziale. Quest’ultimo si occuperà della gestione fino al termine dell’interdizione imprenditoriale.

Quelle in questione, erano delle vere e proprie società fantasma. Esistevano, ma sotto falso nome e in altri Paesi. Questo perché, una volta cancellate dal registro italiano, le stesse non potevano avanzare alcuna istanza di fallimento. In questo modo, nonostante gli enormi debiti, gli imprenditori continuavano a essere presenti sul mercato.