Rubano gioielli e monili per 20mila euro, incastrati dal VIDEO delle telecamere di videosorveglianza

Rubano gioielli e monili per 20mila euro, incastrati dal VIDEO delle telecamere di videosorveglianza

MESSINA – Avevano programmato accuratamente il furto in appartamento perpetrato nel centro cittadino lo scorso 7 ottobre in pieno giorno, evidenziando tutta la loro spregiudicatezza e la professionalità criminale. Nessun segno di effrazione alla porta d’ingresso, forzata invece una finestra.

L’immobile era stato messo a soqquadro, monili preziosi per un valore di 20mila euro oltre a 500 euro in contanti erano stati rubati.

La dinamica di quanto accaduto si ricostruisce grazie alla visione della immagini delle telecamere di videosorveglianza presenti vicino al condominio che hanno immortalato una Fiat Punto e due uomini su una rampa che conduce alla finestra in questione. Un terzo individuo rimane invece a bordo dell’auto, in attesa di riprendere i complici che poco dopo tornano con due zaini.

Dalle immagini si vede che i tre si allontanano. Il mezzo risulta in uso a Michelangelo Vaccaro, messinese di 44 anni, ex guardia giurata, amico delle vittime, arrestato pochi giorni dopo dagli stessi poliziotti per un altro furto ai danni di un esercizio commerciale.

Gli agenti lo hanno riconosciuto chiaramente nell’uomo immortalato nei video analizzati. Il quadro si arricchisce di ulteriori elementi: infatti, dalla visione di altre immagini gli operatori hanno individuato due noti pregiudicati (anch’essi messinesi), Aurelio Cocuzzadi di 46 anni e Orazio De Domenico di 41 che, quella stessa mattina, poche ore prima del colpo, confabulavano vicino a un bar indossando capi di abbigliamento identici a quelli dei due soggetti, ripresi dalle telecamere vicino all’appartamento.

A rinvigorire i sospetti degli operatori, l’esame dei tabulati telefonici che dimostrano non solo la presenza dei due in prossimità dell’abitazione all’ora a cui risalgono i fatti, ma anche contatti telefonici tra tutte e tre le utenze dei malviventi.

La Procura della Repubblica del Tribunale di Messina ha chiesto e ottenuto dal giudice per le indagini preliminari l’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari per tutti e tre i soggetti, eseguita ieri.