Che cos’è la musica?

Che cos’è la musica?

QUESTO ARTICOLO FA PARTE DEL CONCORSO DIVENTA GIORNALISTA, RISERVATO AGLI STUDENTI DELLE SCUOLE SUPERIORI DELLA PROVINCIA DI CATANIA.

Ci siamo mai chiesti che cosa sia veramente la musica e che effetto e ruolo abbia nella vita di tutti noi?

La musica è da sempre un linguaggio universale; la musica è arte, espressione e libertà; la musica è ed esprime la parte più profonda dell’animo umano ma è anche molto altro… però, come si fa ad esprimere a parole un qualcosa che sostituisce le parole stesse?

Allora, forse, potrebbe risultare più facile comprendere il ruolo e l’effetto della musica all’interno della società e dell’uomo. Sin dalla preistoria, la musica ha sempre svolto un ruolo di rilievo all’interno della società e non si è limitata solo al proprio ambito bensì interviene in qualsiasi altra disciplina spaziando dalla matematica alla psicologia, dall’arte alla storia.

Dunque, Pitagora, importante filosofo del 500 a.C, risulta essere la figura perfetta per dimostrare, ad esempio, lo stretto rapporto che intercorre tra musica e matematica, creando i primi importanti fondamenti musicali, tutt’ora validi, basati su rapporti numerici. Inoltre, la musica è correlata alla fisica in quanto è un’energia e, come tutte le energie, ha un lunghezza d’onda ed una frequenza grazie alle quali nasce la prima scala musicale. Infine, Pitagora inserisce la musica anche nello studio astronomico considerando l’universo come un enorme sistema di proporzioni matematiche in cui il movimento delle sfere celesti produce un’armonia universale non udibile all’orecchio umano.

Ma la musica va ancora oltre… Essa è necessaria e indispensabile come cura del corpo e dello spirito e fornisce all’animo umano armonia e ordine.

Sono numerosi gli studi che dimostrano gli effetti benefici della musica, ad esempio, il cosiddetto “effetto Mozart”, secondo cui l’ascolto della sonata in Re Maggiore di Mozart comporta un temporaneo aumento delle capacità cognitive dell’uomo ed ha un effetto terapeutico per l’epilessia e la depressione.

Ci sono infatti due tipi di musica: il primo entra dentro le ossa facendo salire al massimo l’adrenalina stimolando una forte voglia di ballare, gridare e gioire; il secondo è più profondo e penetra all’interno dell’anima suscitando forti emozioni che vanno dal pianto all’enorme sollievo. Al momento dell’ascolto ciò che provoca una reazione piuttosto che un’altra è il diverso vissuto e sentimento che ogni brano trasmette.

La musica ha, dunque, un forte potere penetrante in quanto esprime, in tutte le varie sfumature, gli stati d’animo dell’uomo e funge da evasione dalla realtà, in quanto crea un mondo altro che ognuno di noi, in modo diverso, desidera.

Basandoci, quindi, su quanto detto non rimane che far riferimento al pensiero di Schopenhauer secondo cui: “La musica, dunque, non è affatto, come le altre arti, l’immagine delle idee, ma è invece immagine della volontà stessa, della quale anche le idee sono oggettività: perciò l’effetto della musica è tanto più potente e penetrante di quello delle altre arti perché queste esprimono solo l’ombra, mentre essa esprime l’essenza.”

Laura Maugeri, Classe  IV Sez. B – Liceo Scientifico “Ettore Majorana” di San Giovanni La Punta (CT)