Catania, per Pogliese il dissesto è già alla spalle. Presentato il nuovo piano regolatore: “Si apre una pagina nuova per la città”

Catania, per Pogliese il dissesto è già alla spalle. Presentato il nuovo piano regolatore: “Si apre una pagina nuova per la città”

CATANIA – Nelle scorse ore l’amministrazione di Catania ha comunicato ufficialmente il dissesto economico finanziario dell’ente etneo, una situazione di emergenza che colpisce per la prima volta una città metropolitana italiana. La città dell’Elefante è infatti gravata da un buco di bilancio di 1,6 miliardi di euro che rischia di avere conseguenze importanti anche sulle tasche dei catanesi.

A sgombrare il campo da questa ipotesi ci ha pensato il sindaco di Catania, Salvo Pogliese, che intende fare il possibile per scongiurare momenti bui per i cittadini etnei. Nonostante il trambusto, proprio Pogliese oggi ha annunciato le linee guida della revisione del Piano regolatore generale, obiettivo prioritario della nuova amministrazione comunale.

Per il primo cittadino di Catania, la presentazione del piano rappresenta un punto di svolta per il Comune. L’annuncio è arrivato durante la conferenza di presentazione, nel palazzo della Cultura, del resoconto delle attività urbanistiche del Comune di Catania: “L’avvio formale dei lavori sul Prg che oggi ufficializziamo apre una pagina nuova nella storia della città, più che simbolicamente e forse non è un caso questo avvenga all’indomani della dichiarazione di dissesto, momento spartiacque tra un ‘prima’ carico di tensioni e debiti, e un ‘dopo’ pieno di speranza e voglia di risorgere più forti di prima“.

Nel redigere il nuovo Prg, che andrà a sostituire il vecchio piano del 1969, non partiamo comunque da zero intendiamo capitalizzare il corposo lavoro di analisi e studi propedeutici racchiuso nella proposta del piano del 2012, ma anche tanti studi universitari e del mondo urbanistico, adattandoli a nuove linee strategiche in un confronto costante con tutte le parti sociali e i cosiddetti stakeholders, portatori di interessi” ha specificato il primo cittadino.

Insieme a Pogliese, che sin dall’insediamento ha mantenuto la delega all’Urbanistica, erano presenti il responsabile della direzione Urbanistica Biagio Bisignani con l’architetto Rosanna Pelleriti, il segretario e direttore generale Antonella Liotta, il professore Paolo La Greca, presidente dell’Istituto Nazionale Urbanistica, che ha moderato l’incontro. Sono intervenuti, tra gli altri, l’assessore alla Cultura Barbara Mirabella, i presidenti del consiglio comunale, Giuseppe Castiglione, e della commissione urbanistica, Manfredi Zammataro, i rappresentanti degli ordini professionali e dell’associazione nazionale dei costruttori edili.

Entro il 2020 – ha annunciato Pogliese – Catania avrà finalmente un nuovo schema di piano regolatore generale, documento che vogliamo cominciare a scrivere sin da adesso insieme alla città e a tutte le parti sociali, a partire dagli ordini professionali, sapendo di poter contare sul dinamismo di un consiglio comunale all’altezza della sfida e su un’efficiente e competente commissione consiliare urbanistica“.

I punti essenziali passano per le indifferibili politiche di rigenerazione urbana e l’adeguamento sismico in una cornice condivisa di tipo perequativo, le altrettanto indifferibili scelte relative al sistema infrastrutturale, con l’apertura del fronte mare dal passante ferroviario, la riqualificazione sostenibile delle aree costiere, la interconnessione tra i sistemi di trasporto e in particolare tra la metropolitana, le sue stazioni, e la città, un piano parcheggi che tenga conto anche del sistema del verde“.

Il piano regolatore generale – ha sottolineato Manfredi Zammataro – è uno strumento fondamentale di programmazione, gestione e sviluppo del territorio che ha evidenti ricadute sul piano del tessuto economico e sociale. Per questo motivo la commissione urbanistica ha tra le priorità della propria agenda dei lavori lo studio del Prg, che però non dovrà essere un documento redatto esclusivamente all’interno delle stanze del palazzo comunale ma condiviso dalla Città. In quest’ottica, già dai primi mesi del nuovo anno faremo le audizioni che vedranno coinvolte tutte le realtà sociali imprenditoriali e rappresentative dei cittadini“.