“Non mangiare, prima una foto”: l’ossessione di apparire con il cibo sui social

“Non mangiare, prima una foto”: l’ossessione di apparire con il cibo sui social

PALERMO – Se si mangia per vivere o se si vive per mangiare, nutrirsi è una delle attività fondamentali che quotidianamente facciamo almeno tre volte al giorno. Dunque, il cibo è sempre stato parte integrante delle nostre vite, ma oggi pare vivere sotto i riflettori.

Se un tempo ci limitavamo esclusivamente a qualche sguardo prima di assaporare ciò che di buono c’era sulla tavola, da qualche anno a questa parte sembra diventato il protagonista indiscusso dei nostri post su Instagram. Si inizia con la colazione, poi il pranzo, a volte la merenda, e si conclude con la cena.

Ormai prima di cominciare a mangiare, dobbiamo scattare un paio di istantanee per immortale quel piatto che successivamente finirà nella nostra bacheca con la speranza di essere apprezzati dai nostri amici e guadagnare più like possibili.

Addirittura talvolta si prova più piacere nel fotografare il cibo che si ha davanti per condividerlo sui social network, piuttosto che effettivamente mangiarlo. Si parla, infatti, di “foodporn”, termine coniato per descrivere un’ossessione per il cibo che rasenta quasi il pornografico. Letteralmente significa “cibo da mangiare con gli occhi”, insomma fotografie di piatti che solo alla vista fanno venire l’acquolina in bocca.

Tanta è la fissazione che a volte si posta solo per il gusto di mostrare agli altri piatti speciali, che alla fine neanche mangeremo. Per non parlare del fatto che diventa più importante realizzare una bella foto con tanto di sfondo e luci perfette da mangiare il cibo freddo.

Il piacere di sedersi a tavola e godersi un meritato pasto è ormai superato dall’idea che il godimento degli alimenti è prima di tutto visivo: è importante che siano seducenti e attraenti.

Ma il cibo, così come tante altre attività giornaliere, rappresenta noi stessi, il nostro modo di essere, lo stile e lo status sociale, e risponde anche a un bisogno di affermazione sociale. Sui social siamo degni di attenzione se raccontiamo qualcosa e, quindi, inevitabilmente ci proiettiamo su quello che fa più tendenza. Dunque, senza la necessità di frasi troppo complicate, si crea un ottimo contenuto che aggrega milioni di utenti.

Come ogni tipo di ossessione, anche questa volontà continua di pubblicare foto di cibo va tenuta sotto controllo, perché rischia di diventare una malattia. C’è il pericolo di restare intrappolati nel tormentato gioco dell’apparire a tutti i costi ed essere così manipolati dalle rigide “leggi” dei social.