“Bella gente e cosa seria”, il ritorno della Cupola con le regole di sempre: “Fagli fare l’avvocato così fa uscire le persone di galera” – VIDEO e INTERCETTAZIONI

“Bella gente e cosa seria”, il ritorno della Cupola con le regole di sempre: “Fagli fare l’avvocato così fa uscire le persone di galera” – VIDEO e INTERCETTAZIONI

PALERMO – “Si è laureata e vuole fare il pubblico ministero? Fagli fare l’avvocato così fa uscire le persone di galera”,  è questa una delle tante dichiarazioni pronunciate da Settimo Mineo e intercettate dai carabinieri di Palermo nel corso dell’operazione Cupola 2.0 conclusasi all’alba di oggi.

Indagati oltre a Mineo altri 45 uomini ritenuti a vario titolo responsabili di associazione per delinquere di tipo mafioso, estorsioni consumate e tentate, fittizia intestazione di beni aggravata, porto abusivo di armi, danneggiamento a mezzo incendio e concorso esterno in associazione mafiosa.

Morto il «capo dei capi», Totò Riina, altri boss meno famosi ma di lungo corso – il più anziano era proprio Settimo Mineo – hanno rimesso in piedi l’organismo direttivo di Cosa nostra il 29 maggio scorso. È stato Francesco Coletti a svelare l’ultimo mistero dei boss non sospettando assolutamente di essere intercettato.

Al suo autista, Filippo Cusimano, ha raccontato della riunione della commissione provinciale a cui aveva partecipato proprio il 29 maggio. “Si è fatta comunque una bella cosa – diceva orgoglioso – per me è una bella cosa questa… molto seria… molto… con bella gente… bella. Grande. Gente di paese… gente vecchi… gente di ovunque..un bel discorso… la regola! Si è parlato solo di regole oggi”.

E le regole sono, per l’appunto, quelle di un tempo, con i mandamenti che raggruppano le famiglie mafiose, e i capi-mandamento che parlano tra loro e si ritrovano nella Commissione per risolvere i problemi con il divieto di fare qualsiasi cosa nel territorio di competenza altrui senza aver prima ottenuto il permesso.

Coletti, capo del mandamento di Villabate, ha ascoltato le regole dalla voce di Settimo Mineo che, nella qualità di capomafia più anziano, viene ritenuto dagli inquirenti anche il nuovo capo della Cupola. Tornato in libertà, Mineo si è trovato alle prese con gli arresti dei nuovi capi e le scarcerazioni di vecchi mafiosi, desiderosi di rimettersi in azione. E ben presto ha assunto il ruolo di gran mediatore e di garante per tutte le famiglie.

Il vecchio boss non utilizzava telefonini, e camminava molto a piedi, era lui che andava a trovare i mafiosi delle altre famiglie.