Parcheggio scambiatore in piazza Lupo. Legambiente si oppone: “Così si incentiva flusso auto in centro”

Parcheggio scambiatore in piazza Lupo. Legambiente si oppone: “Così si incentiva flusso auto in centro”

CATANIA – Un nuovo parcheggio scambiatore al posto di una costruzione abbandonata per molto tempo e per la quale solo negli ultimi anni si è trovato un modo per poterla utilizzare. Ci troviamo in piazza Pietro Lupo, in pieno centro a Catania, e il fabbricato in questione fu costruito negli anni ’60 al centro della piazza. Inizialmente fu una stazione per le corriere, poi divenne una palestra destinata alla pratica della scherma e in seguito cadde in abbandono, diventando covo di senzatetto.

Nel 2014 il gruppo Lupo, Laboratorio Urbano Popolare, formato da attivisti, la trasformò in centro culturale e da allora al suo interno vi si tengono corsi e laboratori di ogni tipo, proiezioni di film e spettacoli musicali. Ma poco più di un mese fa all’interno della giunta comunale etnea è stato approvato un piano per l’apertura di cinque nuovi parcheggi scambiatori. Uno di questi dovrebbe sorgere proprio sulla piazza e questo comporterebbe la demolizione della palestra.

La reazione da parte degli attivisti e di coloro che gestiscono il centro culturale, che non vogliono rinunciare a una struttura che adesso rappresenta un grande luogo di socializzazione per il quartiere, non si è fatta attendere. Un esempio di ciò è una raccolta firme in cui si chiede che l’area di sosta non venga realizzata.

Alla realizzazione di un parcheggio si oppongono anche le associazioni ambientaliste. Viola Sorbello, presidente di Legambiente Catania, ci spiega tutte le ragioni di ciò partendo da come un nuovo posteggio favorisca la penetrazione delle auto in centro.

“I parcheggi nel centro delle città – afferma Sorbello – incentivano il flusso automobilistico che proviene dalle periferie. ‘Meno parcheggi, meno auto in centro’ è un principio conosciuto in tutta Europa così come è risaputo che, dato che gli spazi pubblici urbani sono preziosi, la sosta nel centro storico in molte città europee è carissima. Le aree di sosta per le auto è giusto che vengano realizzate nella cinta esterna al centro storico; il termine ‘scambiatori’ indica che chi proviene dai territori extraurbani o anche dalle periferie deve lasciare l’automobile e ‘scambiare’ per l’appunto la propria auto con il mezzo di trasporto pubblico. La città di Catania è agli ultimi posti delle classifiche di sostenibilità urbana anche a causa dell’enorme quantità di auto in circolazione e dunque deve lavorare sulla loro diminuzione. Una ‘cura dimagrante’ e la si fa disincentivando l’ingresso dei veicoli in centro. I finanziamenti sono stati destinati ai parcheggi scambiatori, quindi farne uno in centro sarebbe in contrasto con lo stesso principio ispiratore dell’incentivo economico. Il bando regionale è abbastanza chiaro nell’indicare come criterio di ammissione quello della realizzazione di aree di sosta all’esterno della città. Inoltre abbiamo notato che proprio nel quartiere della Civita è previsto un finanziamento per la realizzazione di zone pedonali: siamo in pieno centro storico e dal punto di vista urbanistico è una zona A. Facciamo notare anche che nelle vicinanze ci sono diversi parcheggi che rimangono costantemente vuoti. Per questo motivo la realizzazione dell’ennesimo significherebbe effettuare un investimento inutile per un’opera che poi resterebbe sotto utilizzata. Riguardo all’eventuale demolizione della palestra Lupo, sottolineo che Legambiente è a favore degli spazi di aggregazione sociale e in questo luogo si organizzano iniziative che hanno a che fare con l’ambiente, come i Gas (Gruppi di Acquisto Solidale) o come la Ciclofficina: attività importanti che devono essere incentivate”.