Minacce al capo della squadra mobile di Caltanissetta: busta con proiettile ricevuta per posta

Minacce al capo della squadra mobile di Caltanissetta: busta con proiettile ricevuta per posta

CALTANISSETTA – Terribile minaccia nei confronti del capo della squadra mobile di Caltanissetta, Marzia Giustolisi: la rappresentante delle forze dell’ordine avrebbe ricevuto, infatti, una busta contenente un proiettile, accompagnata da una lettera di minacce personali, per posta.

Non si tratterebbe del primo episodio di intimidazioni ricevute da membri delle forze dell’ordine nissene: appena 10 giorni fa, una busta con un proiettile, accompagnata da minacce simili a quelle ricevute da Marzia Giustolisi, era stata inviata al procuratore Amedeo Bertone.

Nonostante non si conoscano gli effettivi responsabili né il motivo che li avrebbe spinti a compiere queste ignobili azioni, in molti ipotizzano che la ragione possa essere l’attività d’indagine che da anni la procura di Caltanissetta porta avanti su casi particolarmente delicati, come il “caso Montante” contro l’ex presidente di Confindustria Sicilia, Antonello Montante, accusato di corruzione e accesso abusivo a sistema informatico, e le stragi di Falcone e Borsellino.

Pochi giorni prima, un altro allarmante atto intimidatorio era stato commesso, questa volta nel capoluogo regionale, ai danni del presidente regionale dell’Antimafia, Claudio Fava, figlio del giornalista Giuseppe Fava, vittima di Cosa Nostra.

Venuto a conoscenza dell’atto di minaccia ai danni del capo della squadra mobile nissena, il presidente dell’Ars (Assemblea Regionale Siciliana), Gianfranco Miccichè, ha espresso solidarietà a Marzia Giustolisi, facendo anche riferimento alle minacce al procuratore Bertone e a Claudio Fava: “È un’escalation preoccupante. A tutti loro va la solidarietà mia personale e dell’intero parlamento siciliano”.

Immagine di repertorio