Dalla fantasia alla realtà, Rosi Dotti è Lady Oscar Kurimi italian Cosplayer

Dalla fantasia alla realtà, Rosi Dotti è Lady Oscar Kurimi italian Cosplayer

“Grande festa alla corte di Francia, c’è nel regno una bimba in più biondi capelli e rosa di guancia Oscar ti chiamerai tu”. Tutti nessuno escluso conoscono la canzone dei Cavalieri del Re di Riccardo Zara dedicata alla dramma storico d’amore e passione di Lady Oscar. Bastano due semplici note e le lancette dell’orologio tornano indietro ai tempi dell’infanzia e della spensieratezza in cui magari davanti alla televisione si cercava di emulare il capitano della guardia reale di Versailles agitando una penna, un bastone o anche una bottiglia di plastica come se fosse una spada.

Tutti, compresi i maschietti in quanto Lady Oscar non era un cartone animato solo per femminucce, si sono commossi con l’immortale storia d’amore di Oscar e Andrè e ancora prima di studiare la rivoluzione francese a scuola avevamo imparato grazie a quest’anime chi erano Luigi XVI  e Maria Antonietta e quale fine avrebbero fatto. Nel mondo dei cosplayer ovvero nell’interpretazione attraverso costumi e movenze di un personaggio di fantasia Lady Oscar è sicuramente quello più emulato. In Italia esistono migliaia di cosplayer ispirati all’eroina francese ma tra tutti quello più veritiero e rassomigliante è sicuramente Lady Oscar Kurimi ovvero Rosi Dotti che nel tempo libero dai suoi impegni lavorativi come Capo Scalo presso l’Ente di trasporto lacuale sul lago di Como indossa alla perfezione gli abiti di madamigella Oscar Francois De Jarjayes. Scopriamo, subito dopo le riprese Rai del programma ItaliaSì che l’ha ospitata, come ha trasformato un sogno di bambina in realtà.

Ci racconta com’è nata questa passione di far rivivere non solo nei costumi ma anche nelle movenze le gesta della paladina francese?

“Mi sono avvicinata al mondo del cosplay nel 2012, un pò per curiosità ed un pò per vedere che effetto facesse indossare i panni dei personaggi che avevo amato da bambina. Uno dei cartoni che più mi aveva colpito, ai miei tempi non si usava ancora il termine anime, era Lady Oscar donna cresciuta come un uomo per volere del padre, capitano della Guardia Reale a Versailles e determinata nel perseguire i suoi ideali fino alla tragica fine. La scelta, quindi, è stata facile, sarei diventata Oscar François de Jarjayes. Essendo precisa di natura non potevo limitarmi ad indossare semplicemente un costume, dovevo essere perfetta in tutti i particolari, nei costumi, nella postura e negli atteggiamenti”.

Nella sua pagina fb e sul suo profilo instagram è possibile rivedere la riproduzione fedele, la più somigliante tra i vari cosplayer, dei momenti vissuti da Oscar. Immagino che non sia stato facile realizzare e riprodurre tutto con questa dovizia di particolari.

“Mi sono divertita talmente tanto ad indossarne i panni di Oscar che ho realizzato ben 18 versioni diverse dei suoi outfit, scelte fra anime e manga. Sono riuscita ad ottenere questi risultati grazie ai bravissimi fotografi che mi hanno seguita in questi anni dando vita con i loro scatti a tutte le mie idee. L’Italia è ricca di belle location e quindi ci siamo sbizzarriti parecchio divertendoci ed emozionandoci”.

Qual è stata la reazione di parenti, amici e colleghi di lavoro quando l’hanno vista pian piano trasformarsi in Lady Oscar?

“Fin da piccola ho sempre amato i costumi, il teatro e tutte le forme d’arte in cui si dava vita ad un personaggio, per la mia famiglia non è stato certo un trauma sapere che avevo intrapreso questa nuova avventura. È stato un po’ più complesso spiegare ad amici e colleghi cosa fosse il cosplay, ma una volta visti i miei scatti ho ricevuto sempre commenti favorevoli”.

Lady Oscar è senza dubbio uno dei cartoni animati più amati non solo degli anni ottanta, che ha milioni di fan in tutto il mondo. C’è una scena a cui è più legata del manga o dell’anime?

“Sono affezionata alla Oscar adulta, quella dell’ultimo periodo quando indossa l’uniforme blu. In quella fase della sua vita comincia a capire che le cose sono ben diverse da come ha creduto per lungo tempo, si rende conto di provare dei sentimenti per l’uomo che fin dall’infanzia le è stato accanto, che le differenze di classe imposte dalla società non hanno alcun senso e che sono ben altri gli ideali da perseguire. È una Oscar disincantata e sofferente ed incarna perfettamente i cambiamenti che stanno colpendo la Francia in quel preciso periodo storico”.

Immagino che durante i vari eventi comics sia tra le protagoniste più apprezzate ed amate. Ci racconta qualche episodio degno di nota?

“Sinceramente non ricordo un episodio particolare. Mi sono sempre emozionata nel leggere negli occhi della gente la felicità di vedere in carne ed ossa uno dei loro personaggi preferiti. Ricordo con gioia i racconti di quando il pomeriggio guardavano la tv con la mamma o la nonna  e mi emozionano gli sguardi appassionati e pieni di sentimento di tutti coloro che hanno amato ed amano quella divisa che indosso con estremo piacere”.

Recentemente è stata ospite del programma rai  “ItaliaSì” condotto da Marco Liorni per raccontare la sua esperienza non ha paura che questo suo amore per un personaggio di fantasia amato da intere generazioni possa essere frainteso e visto come qualcosa di strano?

“Le persone intelligenti capiscono quello che faccio ed in cosa consista la mia passione, chi fraintende o giudica negativamente non è un mio problema. Bisogna vergognarsi solo se si fa del male al prossimo, non certo per una passione sana e divertente che mette alla prova la propria fantasia e creatività”.

Si ringrazia per le foto Gianluca Bia