“Portatemi in carcere, così potrò mangiare e farmi una doccia”: clochard disperata morde mano a un carabiniere per farsi arrestare

“Portatemi in carcere, così potrò mangiare e farmi una doccia”: clochard disperata morde mano a un carabiniere per farsi arrestare

La povertà a volte può distruggere la vita e l’integrità etica di una persona, spingendola a compiere gesti estremi e violenti pur non volendo. È accaduto a una donna milanese, che avrebbe morso la mano di un carabiniere per essere portata in carcere e usufruire del vitto e dell’alloggio riservato alle persone rinchiuse nei penitenziari.

La protagonista della triste vicenda è una clochard di 41 anni, che da alcuni mesi vive per strada, tra via Cilea e via Mantegna, a Pioltello, in provincia di Milano.

Ieri, di fronte alla richiesta di un militare dell’Arma di spostarsi da un incrocio, la 41enne avrebbe perso la testa e avrebbe morso la mano del carabiniere. In seguito al violento gesto, la donna è stata arrestata e condotta in centrale.

Durante il processo per direttissima al tribunale di Milano, la senzatetto, che ha ammesso di avere anche problemi di droga, avrebbe rivelato al giudice di vivere in strada dallo scorso giugno e di mangiare solo tre volte a settimana grazie al pacco della Caritas. Dopo la sua amara confessione, la donna avrebbe chiesto al giudice di rinchiuderla nel carcere di San Vittore, così da avere la possibilità di ricevere un pasto caldo e di fare una doccia.

Il giudice, dopo aver inviato una nota ai servizi sociali di Pioltello, avrebbe accontentato la richiesta della donna, convalidando l’arresto e disponendo per la 41enne la misura cautelare in carcere. La donna, prima di essere condotta nel penitenziario, avrebbe ringraziato il giudice per la sua scelta.

Immagine di repertorio