PATERNÒ – È stata una notte di terrore quella vissuta dagli abitanti di Catania e provincia a causa della forte scossa di terremoto di magnitudo 4.8 che si è verificata alle 2,35 con epicentro a Santa Maria Di Licodia.
Un evento inatteso che ha causato qualche danno nell’hinterland etneo, in particolare nelle zone più vicine alla sorgente del sisma dove sono crollati alcuni pezzi di cornicione.
“Io sto al quinto piano, la casa ha tremato per sette secondi e mi è sembrato che stesse per crollare. È stata un’esperienza terribile che ci ha fatto spaventare molto“, racconta Emiliano, un residente di Paternò, cittadina distante una manciata di chilometri dal luogo dove si è originato il terremoto.
“Stavo dormendo tranquillamente – continua – e mi sono svegliato di soprassalto perché il letto ha iniziato a ballare. Dopodiché mi sono alzato in automatico, come quelle cose che fai senza pensarci.”
“Ho attraversato il corridoio per raggiungere il soggiorno di casa mia durante la scossa e in quei secondi c’è stato molto panico. Sono contento di poterlo raccontare“, conclude Emiliano.
Nei minuti successivi alla prima forte scossa, gli strumenti dell’Ingv di Catania hanno registrato altri movimenti del sottosuolo, molti dei quali nemmeno avvertiti dalla popolazione. Gli esperti dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia stanno ancora monitorando la situazione.
