Rapine e insulti a omosessuali durante incontri casuali, catturato l’ultimo membro della banda

Rapine e insulti a omosessuali durante incontri casuali, catturato l’ultimo membro della banda

RAGUSA – La Polizia di Stato, la squadra mobile e il commissariato di Vittoria, ad agosto avevano arrestato tre residenti tra Acate e Vittoria. Negli ultimi giorni altri due erano stati catturati a seguito delle indagini. Ieri l’ultimo dei soggetti ricercati, un minorenne, è stato catturato in quanto latitante e anche lui indagato per rapina, estorsione e lesioni aggravate.

Ad agosto i poliziotti si erano presentati nell’abitazione del minorenne tunisino ad Acate, in quanto la procura della Repubblica nel Tribunale per i Minorenni aveva richiesto e ottenuto dal giudice per le indagini preliminari il collocamento nell’istituto di pena per minori di Catania.

Il giovane tunisino faceva parte del gruppo di rapinatori che avevano come bersaglio gli omosessuali che si incontravano alla zona industriale di Vittoria. Proprio il ragazzo era tra i più attivi, in quanto era stato riconosciuto da ben 5 vittime come quello che li picchiava e ingiuriava. Ad agosto il ragazzo si era recato dalla sorella in Francia e la misura cautelare non era stata eseguita.

La procura della Repubblica, considerata la gravità della condotta tenuta dal minore, aveva avanzato immediatamente richiesta di estensione del mandato di cattura in ambito internazionale. Il giudice per le indagini preliminare, accogliendo la richiesta del pubblico ministero, ha disposto il mandato di arresto europeo con ricerche effettuate anche da parte della polizia francese. Il giovane è stato catturato ieri al momento del rientro in Italia.

Si è presentato nella stazione dei carabinieri di Acate dove risiede con la famiglia e i colleghi della Polizia di Stato hanno subito eseguito il mandato. Il giovane è stato portato nell’istituto di pena per minori di Catania a disposizione dell’autorità giudiziaria che nei prossimi giorni lo interrogherà.

L’impegno della procura della Repubblica e della Polizia di Stato ha permesso di “spingere” il ragazzo a costituirsi per poter rispondere delle sue responsabilità.