Catania, il consiglio approva bilancio 2014. Girlando: “Grande soddisfazione”

Catania, il consiglio approva bilancio 2014. Girlando: “Grande soddisfazione”

CATANIA – Non c’è stato bisogno dell’elmetto in testa stasera in consiglio comunale. L’approvazione del bilancio di previsione 2014 è arrivata già in questa seduta con l’opposizione che ha ritirato gran parte degli emendamenti presentati e l’amministrazione comunale ne ha fatti propri alcuni.

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Il punto d’incontro è stato trovato e con 16 voti favorevoli, 6 astenuti e 1 voto contrario. Il bilancio è stato approvato e poi la sua piena esecutività è stata data dai 23 consiglieri presenti. Così intorno alle 22,30 il civico consesso si è sciolto dopo aver dato il via libera all’importante documento contabile, giunto in estremo ritardo all’esame dell’aula.

“Sono molto soddisfatto dell’approvazione – ha dichiarato l’assessore Giuseppe Girlando – avvenuta in tempi più brevi di quelli preventivati. È stato fatto un buon lavoro con tutti i consiglieri vagliando la fattibilità delle loro proposte e abbiamo votato in tempi brevi. Sono stati ritirati gran parte degli emendamenti e qualcuno l’amministrazione l’ha fatto proprio raccogliendo le varie istanze”.

Non è stata comunque una passeggiata l’approvazione. I lavori d’aula si sono bloccati dalle 19,30 sino alle 21,15, in attesa della distribuzione delle fotocopie di tutti gli emendamenti. Durante la pausa frenetici i conciliaboli tra l’amministrazione e pezzi dell’opposizione su un ordine del giorno presentato da Manlio Messina di Area Popolare che rischiava di far saltare il banco e il conseguente dialogo.

L’ordine del giorno toccava un tema molto delicato e prezioso: l’assistenza scolastica per gli studenti con disabilità fisica, psichica e sensoriale, con riferimento all’articolo 13, comma 3, della legge 104/92. L’odg intedeva impegnare l’amministrazione a redigere un apposito regolamento e l’inserimento in bilancio di un nuovo capitolo di 500mila euro.

Inizialmente l’assessore Girlando aveva, da un lato, acconsentito alla richiesta ma ha rilevato “l’impossibilità di inserire nel capitolo di bilancio una somma ben precisa”. Alla fine, dopo la lunga interruzione e grazie all’armonia ristabilita in aula (il sindaco Bianco, presente durante la prima parte dei lavori, si è lasciato andare a un moto di stizza durante l’intervento di Manlio Messina), il capogruppo di Area Popolare ha ripresentato l’odg che impegnerà nel prossimo bilancio un capitolo apposito con una somma non inferiore a 200mila euro.

Con il supporto dell’intera aula l’assistenza scolastica è passata. All’appello nominale hanno votato favorevolmente i consiglieri di opposizione Messina, Tringale, Giuffrida, Pellegrino, Castiglione, Parisi, Anastasi e Barresi. Per la maggioranza Arcidiacono, Catalano, Nicotra e Coppolino. Contrari Lombardo, Marco, Musumeci, Trichini, Crocitti, Mastandrea, Porto, Bottino, Vullo e Failla. Mentre la presidente Raciti e Notarbartolo si sono astenuti.

A seguito della concordia ritrovata sono stati votati gli emendamenti e i subemendamenti, molti fatti propri dall’amministrazione.

Grande disappunto da parte del consigliere di Grande Catania Sebastiano Anastasi per la non ammissibilità tecnica del suo emendamento che intendeva destinare il 3,50% degli introiti previsti dall’incasso dell’addizionale Irpef per rimpinguare così, con circa 700mila  euro, le somme destinate agli istituti che si occupano di recupero e assistenza dei minori a rischio: attualmente resterebbero fuori circa 330 bambini.

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Inoltre Anastasi aveva proposto la destinazione del 3,50% degli introiti previsti dall’incasso previsionale della lotta all’evasione tributaria per rimpinguare con circa 800mila euro le somme destinate alle famiglie indigenti. Ma anche in questo caso la scure dell’inammissibilità ha travolto le proposte effettuate.

Il consigliere è stato l’unico a votare contro l’approvazione del bilancio, mentre il suo gruppo si è astenuto: “Un bilancio che non tiene conto dei più deboli, degli ultimi e della prevenzione non può avere il mio voto favorevole nè ora nè mai. Mi attrezzerò per fare emendamenti ancora più blindati ma sono sicuro che troveranno un escamotage di fronte al fatto che non vi erano i numeri in aula”.

“Sono venuti in aula con un bilancio previsionale a novembre – conclude Anastasi – mentre dovrebbe essere votato a gennaio e senza nemmeno avere i numeri: è scandaloso”.  

L’opposizione con Vincenzo Parisi di Grande Catania ha comunque stigmatizzato la mancanza di numeri dell’amministrazione: “Siamo rimasti qui a votare e non abbiamo abbandonato l’aula per rispetto di questo importante documento, ma non si può presentare un bilancio di previsione a Natale”.