Catania, traffico e degrado attorno a piazza Lanza

Catania, traffico e degrado attorno a piazza Lanza

CATANIA – Il vice presidente della municipalità di “Borgo-Sanzio” Orazio Grasso vuole segnalare la situazione di grande caos, con conseguenti code chilometriche, soprattutto nelle ore di punta, che si verificano puntualmente all’interno del “triangolo” formato da via Cesare Beccaria, via Cesare Vivante e piazza Lanza. Un’area dove il cambio dei sensi di marcia nella parte sud di via Vivante non ha portato ad alcun risultato positivo.

Tra strade strette, parcheggio selvaggio, l’uscita dei mezzi di soccorso dei vigili del fuoco, la presenza di alcune scuole in questa zona il piano del traffico va sistematicamente in tilt con continue proteste da parte dei commercianti e dei residenti della zona.

Una situazione di estrema emergenza a cui bisogna aggiungere anche l’inciviltà di qualche automobilista che, in particolare la mattina, blocca la linea dei bus della Brt che passa da via Ala.

via vivante

Nel corso di un sopralluogo effettuato dallo stesso Grasso è stato stilato un elenco di interventi che presto saranno presentati in consiglio municipale e consegnati agli assessori al ramo.

via vivante2

In cima alla lista il piano di recupero per rendere il territorio più vivibile. Un dossier che prevede anche il rifacimento di alcuni tratti del manto stradale in via Beccaria e in via Cesare Vivante, il recupero di piazza Lanza quasi completamente distrutta dalle auto posteggiate su uno spazio pedonale, il ripristino dei marciapiedi pieni di buche ed avvallamenti. Pericoli per tutti coloro che qui si muovono a piedi e che mettono in serio rischio l’incolumità della gente.

tombino

Da qui la proposta di Grasso di creare un tavolo permanente con tutti i soggetti interessati che vogliano stilare un progetto dettagliato e ad ampio raggio per garantire una viabilità più sicura tra via Vivante e piazza Lanza. Proposte, idee e suggerimenti che prevedano anche il recupero delle aiuole e degli spazi verdi del rione attualmente trasformate in pattumiere a cielo aperto.