Mentre l’Italia rallenta, la Sicilia decolla. Ma è ancora un dramma la mancanza di posti di lavoro

Mentre l’Italia rallenta, la Sicilia decolla. Ma è ancora un dramma la mancanza di posti di lavoro

PALERMO – Arrivano i dati del Report Sicilia di Diste Consulting per Fondazione Curella. La Sicilia nel 2019 potrebbe avere un tasso di crescita economica maggiore rispetto all’Italia nel suo complesso. Ma il vero dramma continua a essere la disoccupazione.

L’economia italiana rallenta e la Sicilia accelera, grazie alla sua agricoltura, alla pesca nei propri mari e al settore terziario. Un sorpasso inaspettato per coloro che hanno pensato, troppe volte, al sud Italia come un peso per l’economia delle altre regioni italiane. Scarsa rilevanza, per la sua crescita, hanno le esportazioni sui mercati esteri.

Le proiezioni indicano, per il prossimo anno, una crescita del PIL dell’1,2% a fronte di un +1% su scala nazionale. L’occupazione, però, aumenterà solo dello 0,6%, mentre il tasso di disoccupazione continuerà a essere del 21,3%, come nel 2018. Gli investimenti del 2,9% e la ripresa dei consumi dell’1,1% saranno nulla in confronto all’espansione del turismo che, solo quest’anno, ha visto oltre 1 milione in più di turisti scegliere l’isola.

La produzione di beni, anche industriali, e servizi, quindi, sarà certamente favorita rispetto all’anno precedente. Sono proprio i non residenti a incrementare i consumi, soprattutto grazie all’organizzazione di eventi nazionali e internazionali, legati al riconoscimento di Palermo quale Capitale Italiana della Cultura 2018.

L’altra nota dolente rimane quella del mancato utilizzo dei fondi europei, che comporta il mancato decollo dei lavori pubblici.

Le province siciliane che si sono contraddistinte per la propria crescita sono, in ordine: Ragusa, Caltanissetta, Agrigento, Catania ed Enna. Ma, ci sono anche le province che hanno registrato, invece, un declino rispetto al passato: Siracusa, Palermo, Messina, Trapani.

In merito al mondo del lavoro, sono cinque le province ad aver raggiunto dei miglioramenti: Ragusa, Caltanissetta, Agrigento, Siracusa e Palermo. Ma, Catania, Enna, Messina e Trapani hanno visto crescere, in maniera importante, il tasso di disoccupazione.

È proprio la mancanza di occupazione lavorativa il dramma che, più di ogni altro, affligge la regione: oltre 1 milione di siciliani non lavora, mentre altri non riescono a lavorare a tempo pieno o a percepire uno stipendio sufficiente per vivere.