Tempi non buoni per l’Ast, Lo Schiavo: “Opposti trend tra costi di produzione e ricavi”

Tempi non buoni per l’Ast, Lo Schiavo: “Opposti trend tra costi di produzione e ricavi”

PALERMO – L’attuale aria che tira in casa Ast, Azienda Siciliana Trasporti, non è delle migliori e i vertici della sigle sindacali non perdono occasione per esprimere il loro disappunto. Questa volta a parlare è Giovanni Lo Schiavo, segretario regionale Fast/Confsal, che nei giorni scorsi ha espresso comunque parole positive riguardo alla nomina di Gaetano Tafuri nuovo presidente.

Sotto la lente d’ingrandimento gli esorbitanti costi di produzione, inversamente proporzionali ai ricavi, e la mancanza di un vero e proprio piano industriale che porti la gestione della partecipata a essere a livelli quanto meno accettabili.

“È sotto gli occhi di tutti, ma soprattutto a quelli degli osservatori del settore che la partecipata della Regione spiega Lo Schiavo –, allo stato attuale in cui si trova e nella precaria condizione finanziaria nella quale è stata portata dai vari amministratori, via, via, succedutisi, alla guida di AST/Spa, obiettivamente, non può andare da “nessuna parte. La predisposizione di un serio piano industriale atto a risanare l’azienda è rimasto sempre sulla carta o nella mente di qualcuno, senza essere stato mai concretizzato di fatto. La commistione politico/sindacale perpetratasi nel tempo ha contribuito significativamente a far sì che l’Ast/Spa, nell’immaginario collettivo, fosse considerata da sempre, un carrozzone, alla mercé di tutti. Solo a titolo esemplificativo, basta pensare come i costi di produzione e i ricavi provenienti dal traffico, hanno registrato, da sempre, opposti trend di crescita e di riduzione”.

Infine viene però ribadito come la recentissima nomina di Tafuri sia un segnale più che positivo, dato soprattutto dalla Regione Siciliana, in un’ottica di cambiamento e rilancio dell’azienda, che nei mesi scorsi ha avuto non pochi problemi.

“Ebbene, la scelta operata dalla giunta di governo con in testa il suo presidente on. Musumeci – conclude Lo Schiavo –, nell’avere affidato a Tafuri il prestigioso incarico alla guida della partecipata, altro non è che un forte segnale di cambiamento e di discontinuità con il passato recente, a sostegno e a favore di una forte azione di rilancio di Ast/Spa tramite la quale , la collettività e i lavoratori, posso trarre concreti benefici. Per quanto ci riguarda, come organizzazione sindacale, siamo certi che il nuovo presidente, oltre a saper cogliere appieno, con competenze e specificità che la caratterizzano, i buoni propositi del presidente on. Musumeci, circa le sorti della partecipata, durante l’esercizio della sua funzione pubblica , sappia garantire anche ‘ordine e legalità’ dell’azione amministrativa, posta in essere da parte di Ast/Spa”.