Violenza sulle donne, alla Cgil un video per ricordare Stefania Noce

Violenza sulle donne, alla Cgil un video per ricordare Stefania Noce

CATANIA – Il 2013 per il nostro Paese è stato l'”anno nero” per il femminicidio, 179 donne uccise, 10 in Sicilia. Un femomeno drammatico che rispetto al 2012 ha subito un incremento del 14%. E secondo dati contenuti nel Rapporto Eures i numeri relativi a quest’anno confermano il trend. Ma l’aspetto più agghiacciante è che su 7 casi su 10 i femminicidi si sono consumati all’interno delle mura domestiche.

Donne vittime di maltrattamenti, violenza sessuale, atti persecutori, che decidono di dire basta e denunciare. Il 2014 ha registrato un aumento significativo delle denunce presentate presso Polizia e Carabinieri. Lo dicono i dati della Questura che stamattina la Cgil ha presentato ai giornalisti in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne che ricorre il 25 novembre.

Una tematica che sta a cuore alla Confederazione e che anche quest’anno è pronta a fare la propria parte. Cosi come ha detto in conferenza stampa nella sede di via Crociferi il segretario generale Giacomo Rota. “Occorrono leggi più efficaci per la prevenzione del fenomeno. Alla Regione chiediamo più finanziamenti e non tagli alle risorse,  per rendere maggiormente operative le due leggi regionali esistenti, la 328 del 2000 e la 3 del 2012”. E aggiunge. La violenza sulle donne è un gravissimo atto contro tutta l’umanità”.

In occasione del 25 novembre, la Cgil ha presentato oggi anche un video che verrà diffuso in rete per dire stop alla violenza sulle donne.  Un video che, come spiega Pina Palella, segretaria confederale Cgil, racconta attraverso immagini drammatiche e nello stesso poetiche la storia di ogni donna vittima di femminicidio.

“Un video per sensibilizzare l’opinione pubblica sul significato di questa data  – dice PalellaInoltre abbiamo scelto di aprire il video con le parole di un poesia di Stefania Noce, la giovane universitaria che nel 2011 è stata uccisa dal suo ex a Licodia. Ringraziamo la famiglia alla quale abbiamo chiesto l’autorizzazione per utilizzare le parole di un testo poetico di Stefania”.

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Per Margherita Patti, responsabile Politiche di genere Cgil  – non è più il tempo delle denunce ma occorre fare qualcosa di pratico. Educare al rispetto di genere con progetti nelle scuole ma anche potenziare i centri di accoglienza nel territorio”.

E conclude. I dati che oggi abbiamo presentato sono solo la punta dell’iceberg. Troppe ancora le donne che non denunciano per paura. Al Governo nazionale e regionale chiediamo più risorse finalizzate a progetti per aiutare quelle donne che trovano il coraggio di non morire”.

Spesso le vittime sono lasciate sole. Il rapporto Eures sottolinea l’inefficacia e inadeguatezza della risposta da parte delle Istituzioni alla richiesta di aiuto delle donne vittime di violenza.