Viale Africa, il degrado ha messo le ‘radici’: marciapiedi distrutti e asfalto rialzato – FOTO

Viale Africa, il degrado ha messo le ‘radici’: marciapiedi distrutti e asfalto rialzato – FOTO

Pericoloso, sconnesso e abbandonato. Si presenta in queste pietose condizioni il viale Africa, importante arteria di Catania che collega il frequentato lungomare alla stazione centrale del capoluogo etneo. L’area, da sempre importante punto di snodo per il complicato traffico catanese, diventa giorno dopo giorno sempre più pericolosa a causa dell’incuria che sta lentamente fagocitando ciò che per anni è stato uno dei fiori all’occhiello della città dell’elefante.

Per farsi un’idea dei tanti problemi che attanagliano il viale Africa è sufficiente posare lo sguardo nel tratto stradale che costeggia il noto centro fieristico Le Ciminiere e l’Istituto comprensivo Sante Giuffrida. Qui, in un punto solcato ogni giorno da migliaia di auto e mezzi pesanti, il pericolo principale è rappresentato dalle radici degli alberi che affiorano dal cemento e deformano in maniera irregolare il marciapiede e l’asfalto.

Colpa di questa condizione la mancata manutenzione che ha permesso alle fondamenta delle piante di spaccare letteralmente la carreggiata, creando dei veri e propri dossi innaturali. È facile immaginare quanto possa essere pericolosa una situazione del genere non solo per automobilisti e motociclisti, che potrebbero incappare in un incidente, ma anche per i pedoni (specialmente bambini e anziani) che rischiano seriamente di farsi male.

Non si tratta certamente di un episodio recente o isolato, poiché il problema è irrisolto da tanto tempo e non è circoscritto ad un tratto stradale di pochi metri. Attraversando la strada per giungere nello spiazzale che si trova proprio davanti gli ingressi del centro fieristico, le condizioni sembrano addirittura peggiorare.

In questo punto, spesso utilizzato come parcheggio da vetture e da pullman, il manto spinto verso l’alto può rappresentare una seria insidia per chi è intento ad eseguire una manovra con il proprio mezzo. Basta una mossa non calibrata a dovere per rimediare un danno non indifferente, per la gioia di meccanici e gommisti.

Impossibile non vedere poi le tristi condizioni del marciapiede. Non si sa dove siano finite, ormai, le piastrelle che componevano un tempo il salvagente. Oggi, al loro posto, si scorgono buche ricolme di detriti ed erba secca. Il sospetto è che mai nessuno, fin ad oggi, si sia realmente fatto carico di questa difficile situazione e che difficilmente potrà cambiare. Almeno fino al prossimo evento spiacevole.