CATANIA – “Stiamo continuando le ricerche con le nostre unità navali ed il nostro Nucleo Sommozzatori”. Lo ha detto Luigi De Luca, responsabile della comunicazione dei vigili del fuoco di Catania in merito alla scomparsa del 16enne nelle acque della Playa. Da quanto accertato in queste ore, il 16enne si trovava insieme alla sorella di poco più grande alla Spiaggia Libera numero 1, quando nonostante le avverse condizioni del mare, insieme a lei ha deciso di fare il bagno.
Il corpo della ragazza (18enne) è stato trovato esanime qualche ora dopo il lancio dell’allarme. Secondo quanto ha riportato l’Ansa, a vedere una coppia di colore in difficoltà tra le onde agitate del mare e chiamare aiuto è stato un ragazzo, mentre a tentare di salvare la vittima è stato il bagnino di uno stabilimento balneare adiacente, Filippo Ricchini, di 49 anni che avrebbe trascinato a riva la giovanissima tentando di rianimarla invano.
Il bagnino avrebbe anche detto di avere visto col binocolo cinque persone in difficoltà. Tre sarebbero riuscite a raggiungere la spiaggia. Lui si è subito tuffato in mare per soccorrere la giovane che poi, però, ha perso di vista. Le ricerche del ragazzino sono ancora in corso e sono state ampliate ad altre zone balneari della città perché si teme che la forza delle correnti della Playa lo abbia potuto trascinare anche più lontano. In mare ci sono mezzi navali della polizia e dei vigili del fuoco, due elicotteri, uno della polizia e l’altro della guardia costiera, e i sommozzatori dei pompieri. Le condizioni del mare, mosso, non rendono agevoli le operazioni di ricerca
Secondo alcune informazioni, entrambi sono di origini congolesi, ma residenti da diverso tempo a Catania e con regolare permesso di soggiorno. “Condoglianze alla famiglia della ragazza congolese nostra cittadina, deceduta nel mare della Playa di Catania”, scrive Daniele su Facebook. “Tanti sinceri auguri di ritrovamento da vivo del ragazzo disperso”.
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