Confiscati beni per 20 milioni di euro all’imprenditore edile Funaro: accusato di affiliazione alle famiglie mafiose locali

Confiscati beni per 20 milioni di euro all’imprenditore edile Funaro: accusato di affiliazione alle famiglie mafiose locali

TRAPANI – Oggi gli agenti di polizia della divisione anticrimine e finanzieri del nucleo di polizia economico-finanziaria della guardia di finanza di Trapani, hanno iniziato le operazioni di esecuzione del decreto emesso dal tribunale sezione misure di prevenzione di Trapani, nell’ambito del procedimento attivato su proposta del questore di Trapani il 19 giugno 2014, con cui si dispone l’applicazione della misura di prevenzione personale e patrimoniale della confisca di diversi beni per un valore di circa 20 milioni di euro tra immobili, autovetture, un’ imbarcazione, conti correnti e società, tutti sequestrati a carico di Pietro Funaro, trapanese di 56 anni.
L’uomo, attivo nel settore edile, è accusato di essere un “imprenditore colluso” con esponenti delle famiglie mafiose del Trapanese, da anni operanti soprattutto nel lucroso settore dei lavori appaltati da enti pubblici in Sicilia.
Tale provvedimento è stato emesso a conclusione delle analisi condotte dalla divisione anticrimine su acquisizioni pregresse degli organi di polizia giudiziaria e all’esito di alcune indagini societarie e patrimoniali, svolte con la collaborazione della divisione anticrimine e del nucleo di polizia economico-finanziaria della guardia di finanza di Trapani.
I risultati delle indagini hanno evidenziato la “vocazione imprenditoriale” di Cosa Nostra e il suo potere costante che, oltre la provincia trapanese, ha interessato anche gran parte del territorio regionale con la costituzione di un reticolo imprenditoriale per il condizionamento illecito della fase di aggiudicazione e gestione dei lavori e forniture relative alla realizzazione di opere pubbliche appaltate.
Gli elementi indiziari raccolti si sono fondati sull’esito di un insieme di investigazioni svolte da vari organi di polizia giudiziaria, tra la seconda metà degli anni Novanta e il periodo più recente, che hanno rilevato informazioni sul “Progetto Mafia – Appalti Trapani fase III”del 2007, “Progetto Mafia Appalti I” del 2004 e le consequenziali “Mafia Appalti fase I” e “Mafia Appalti fase II”,“Progetto Mafia – Appalti Trapani fase III”. Dalle attività d’indagine sono emersi elementi in relazione al rapporto di co-interessenza di Funaro con il vertice del mandamento mafioso di Trapani.
Immagine di repertorio