Coppie gay e genitorialità, la città di Catania faro per il riconoscimento dei diritti in Italia

Coppie gay e genitorialità, la città di Catania faro per il riconoscimento dei diritti in Italia

CATANIA – Il riconoscimento della parità dei diritti delle coppie omosessuali in Italia rimane ancora in salita. L’approvazione della legge sulle unioni civili avvenuta ormai due anni fa durante la precedente legislatura, ha permesso a numerose coppie dello stesso sesso di essere finalmente riconosciute sotto il punto di vista giuridico, ma a distanza di molti mesi dall’entrata in vigore del decreto, persistono ancora diverse resistenze.

Una situazione del genere si verifica anche in Sicilia, dove parlare di omosessualità e genitorialità resta, per qualcuno, ancora un tabù. Ha suscitato pareri contrastanti, ad esempio, la decisione avvenuta a fine aprile da parte dell’amministrazione comunale di Catania di trascrivere l‘atto di nascita di due gemellini nati negli Stati Uniti e figli di due padri.

La protesta, in particolare, è stata portata avanti con fermezza dalla costola siciliana della Lega Nord che, attraverso una nota stampa, ha criticato duramente la pratica dell’utero in affitto e il riconoscimento eseguito da parte del primo cittadino etneo, Enzo Bianco, che è stato addirittura invitato alle dimissioni dalla propria carica poiché “colpevole” di legittimare un’azione ritenuta dal partito di estrema destra come «illegale e immorale».

Una reazione feroce che testimonia quanto sia importante, in un Paese ancora combattuto da forti contrapposizioni ideologiche e visioni bigotte, compiere ulteriori e significativi passi avanti verso la piena uguaglianza delle coppie e della loro prole. Critiche a parte, il recente atto ufficiale del Comune di Catania manifesta invece come la città etnea riesca ancora una volta ad essere in prima linea con il riconoscimento dei diritti.

Il capoluogo etneo è, infatti, il quarto Comune italiano e il primo del Sud Italia in ordine di tempo, a procedere alla trascrizione di un atto di nascita di figli di una coppia dello stesso sesso. In precedenza erano state le città di Torino, Gabicce Mare (provincia di Pesaro e Urbino, nelle Marche) e Roma, ad effettuare la registrazione.

Anche nel caso del Comune etneo, così come avvenuto a Roma, la trascrizione è avvenuta in maniera spontanea senza l’intervento del tribunale. Sullo stesso esempio di Catania nei giorni scorsi anche la città di Livorno ha deciso di riconoscere una famiglia con due padri e il rilascio di due certificati di nascita di due bambini nati negli Stati Uniti.

Sempre il Comune etneo, nel mese di agosto 2016, era stato uno dei primi luoghi in Italia a celebrare una unione civile. La celebrazione, avvenuta al Castello Ursino, aveva finalmente legato due donne dopo anni di battaglie per il riconoscimento del loro amore.